Roma, 14 gen – Un vero e proprio neo proibizionismo è qui. DDL sicurezza; zone rosse; divieto di fumo in pubblico; nuovo codice della strada; aumento della video sorveglianza; blocco delle trasferte e daspi a volontà. Ecco gli effetti della svolta iper mammona che si sta compiendo in Italia per mano sia della destra di governo che della sinistra amministrativa. Continuano ad accumularsi leggi che vogliono impedire ai giovani di vivere la propria vita con un briciolo di poesia, di desiderio e libertà.

L’orizzonte chiuso del capitalismo

Come scrisse Max Weber nel 1905: “L’odierno ordinamento capitalistico è un enorme cosmo, in cui il singolo viene immerso nascendo, e che è a lui dato, per lo meno in quanto singolo, come un ambiente praticamente non mutabile, nel quale è costretto a vivere”. Non solo quindi si favorisce l’accomodamento degli individui nell’orizzonte finanziario dell’esistenza, ma si provvede ad allontanarlo da qualsivoglia forma di vita “vera”: in primis quella di appartenenza ad un popolo e un’identità, in secundis usando la legge come “accumulo di instancabili tentativi di bloccare il desiderio di un uomo di trasformare la vita in un istante di poesia” (Yukio Mishima). Si ottiene quindi un mondo democratico iper-liberale nei consumi e iper-normativo nei divieti, estendendo di fatto all’infinito l’orizzonte del capitalismo oltre il quale è vietato vedere ed immaginare qualcosa di diverso. Il tutto mentre nelle nostre città bande di immigrati e “maranza” agiscono incontrollati. Se agli studenti italiani può essere impedito di manifestare, di esprimere dissenso dentro e fuori la scuola, perfino di consultare contenuti politici sui social; nessuno può impedire che saccheggi e violenze si verifichino sotto gli occhi di tutti. Siamo stanchi di questa società troppo ordinata, troppo anestetica, troppo debole per affrontare il presente. All’orizzonte chiuso del capitalismo preferiamo la libertà storica dell’uomo che cerca, azzarda, si avventura e punta alle stelle.

Detestare ogni ordine stabilito

Noi dobbiamo detestare con tutte le forze ogni ordine stabilito che tenta di bloccare la vitalità giovanile per favorire la società consumistica, turistica e securitaria. Noi diciamo: è ancora il tempo del coraggio! Il coraggio di forzare i cancelli su cui è scritto vietato; il coraggio di vivere in bellezza la propria gioventù; il coraggio di affrontare chi vorrebbe vederci scomparire. Il coraggio di “appartenere” a qualcosa: ad una comunità e ad una missione storica che si chiama rivoluzione. Il coraggio di dilaniare questa grigia cortina che si è abbattuta sulla nostra civiltà europea, col sorriso e la spada, con l’istinto e la passione!

Blocco Studentesco