di Sembe
Ci siamo appena lasciati alle spalle il mese del pride, in alcune città queste parodistiche manifestazioni devono ancora tenersi, ma non andremo ad analizzare ancora una volta il triste fenomeno dei gay pride: è ormai scontata la nostra posizione su tutto ciò.
La cosa curiosa che invece analizzeremo oggi sono proprio gli antagonisti del pride. Sono girati infatti in questo mese diversi video su Instagram e Tik Tok, ma anche articoli online di giornali e testate, dove a protestare contro le manifestazioni lgbt erano soprattutto le comunità musulmane in Occidente.
In Canada ad esempio si vedono bambini di origine araba pestare le bandiere arcobaleno e in altri video di genitori di chiara fede islamica che vanno faccia a faccia coi manifestanti progressisti ad esprimere dissenso e fastidio verso i cortei.
Potrebbe sembrare una cosa ovvia che i musulmani agiscano contro questo tipo di progressismo, ma il problema sta proprio nel fatto che siano loro a farlo. La Chiesa Cristiana ad esempio, che ha voluto aprirsi alla modernità con le iniziative di Bergoglio, non reagisce più in larga parte all’avanzare di questa ondata sovversiva modernista (chiaramente fatta eccezione delle frange tradizionaliste che oggettivamente sono la minoranza all’interno dell’attuale mondo cristiano).
L’Islam che in Occidente ha saputo tenere la sua integralità e il suo lato radicale sembra essere l’unica religione ad opporsi apertamente ai nuovi “valori” liberal, questo ha permesso agli arabi nati in Europa di seconda e terza generazione di rimanere “immuni” alla logica del maschio bianco moderno che deve essere debole, asservito alla fluida modernità.
Con l’aggiunta del successo dei forti atleti musulmani ceceni e daghestani di arti marziali miste e il loro giusto attaccamento alla fede in controtendenza alla gran parte dei loro colleghi occidentali, aumenta l’immagine dell’Islam come argine alla degenerazione moderna.
La totale assenza di un argine spirituale europeo, che poi questo possa essere cristiano o pagano ha poca importanza in tale contesto, lascia vuoto il nostro fronte facendo restare il nostro popolo più debole ed effeminato rispetto a chi ancora ha fede e forza per stabilirsi e, basti vedere il caso delle banlieue a Parigi, spadroneggiare sulla nostra stessa terra.
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