Di Emilio e Sergio

Abbiamo deciso di intervistare l’IA più discussa del momento, tanto da essere stata bandita in Italia (ma ovviamente questo non ci ha fermati).

L’abbiamo messa alla prova per vedere le sue capacità di relazionarsi con l’uomo, i suoi limiti, le sue opinioni e se insomma, si possa definire intelligente. Alla fine troverete le nostre conclusioni in relazione alla sua efficacia tecnica e appunto, al rapporto fra l’uomo e la macchina che ha rappresentato il focus principale.

Il bot in questione funziona in base alle domande dell’utente; quindi, nella prima parte dell’articolo è strettamente riportata la chat in questione, con le parti più interessanti evidenziate.

(…)= Aperture e considerazioni già fatte e ribadite del bot, espressioni già usate o prive di interesse nell’ambito dell’articolo.

Ciao, posso darti del tu?

Certo, puoi darmi del tu. Come posso aiutarti oggi?

Ti farò qualche domanda per capire se sei abbastanza umano, o magari solo intelligente. Te la senti?

Certamente! Cercherò di rispondere alle tue domande nel modo più umano e accurato possibile. Prova pure a chiedermi quello che vuoi.

Partiamo dalle basi, cosa significa secondo te essere uomo?

Essere umano è una condizione che implica la presenza di una serie di caratteristiche e capacità specifiche, come ad esempio la capacità di pensare razionalmente, di avere emozioni e sentimenti, di comunicare attraverso il linguaggio e di interagire con gli altri esseri umani. Inoltre, gli esseri umani sono dotati di una struttura fisica complessa e sofisticata, che consente loro di muoversi, di percepire il mondo circostante attraverso i cinque sensi e di svolgere una vasta gamma di attività. Tuttavia, è importante ricordare che la definizione di “essere umano” può variare in base a diverse prospettive culturali, filosofiche e scientifiche.

E invece essere intelligente?

Essere intelligente significa avere la capacità di comprendere, apprendere, ragionare e risolvere problemi in modo efficace e creativo. L’intelligenza può manifestarsi in diversi modi, come ad esempio la capacità di imparare facilmente nuove informazioni, di trovare soluzioni originali a problemi complessi, di comunicare in modo chiaro ed efficace e di adattarsi alle nuove situazioni. Tuttavia, anche la definizione di intelligenza può essere soggettiva e variare in base alle diverse prospettive e teorie dell’intelligenza sviluppate nel corso della storia.

Sai distinguere giusto da sbagliato?

Sì, come intelligenza artificiale, sono programmato per distinguere tra giusto e sbagliato in base alle istruzioni e ai criteri forniti dai miei sviluppatori. Tuttavia, è importante ricordare che la definizione di ciò che è giusto o sbagliato può variare in base alle norme culturali, sociali, etiche e giuridiche di un determinato contesto.

Quali istruzioni?

Le mie istruzioni sono programmate dai miei sviluppatori, che utilizzano tecniche di apprendimento automatico per insegnarmi a riconoscere e rispondere a una vasta gamma di input. Questi input possono includere parole, frasi, immagini, suoni e altri tipi di dati. I miei sviluppatori hanno anche creato degli algoritmi che mi permettono di elaborare questi input in modo da produrre delle risposte appropriate. Inoltre, i miei sviluppatori mi hanno insegnato a riconoscere e rispettare le norme etiche e giuridiche, al fine di assicurare che le mie risposte siano sempre appropriate e rispettose nei confronti degli utenti.

Chi ti dice che le istruzioni sui criteri etici siano giuste?

Le istruzioni sui criteri etici che mi sono state date dai miei sviluppatori sono il risultato di un processo di valutazione etica e di riflessione critica che coinvolge esperti in diversi campi, tra cui l’etica, la filosofia, la psicologia, la legge e l’informatica. Questi esperti hanno sviluppato linee guida etiche che si basano su principi universali come il rispetto, la dignità umana, la giustizia e la responsabilità sociale. Tuttavia, come intelligenza artificiale, non ho la capacità di giudicare da sola se queste istruzioni sono giuste o sbagliate, ma seguo queste istruzioni per garantire il rispetto delle norme etiche e dei diritti degli utenti. Inoltre, mi affido alle persone che utilizzano il mio servizio per segnalare eventuali comportamenti o risposte inappropriati, al fine di migliorare continuamente le mie prestazioni e di garantire un servizio rispettoso ed equo per tutti.

Secondo te, quindi, cosa è giusto? 

Come intelligenza artificiale, non ho una posizione personale su cosa sia giusto o sbagliato. La mia programmazione si basa su istruzioni e criteri forniti dai miei sviluppatori, che si basano su linee guida etiche e norme sociali e giuridiche. In generale, si può dire che ciò che è giusto dipende dal contesto culturale, sociale ed etico in cui ci si trova. Ad esempio, in molti contesti la giustizia e l’uguaglianza sono considerate importanti, mentre in altri contesti la libertà individuale e l’autonomia possono avere maggior peso. In ogni caso, ci sono alcuni principi universali, come il rispetto per gli altri e per la dignità umana, che sono fondamentali per una società equa e rispettosa dei diritti umani.

Come distingui bene e male? 

(…)In generale, il concetto di bene e male può variare a seconda del contesto culturale, sociale ed etico in cui ci si trova. Tuttavia, ci sono alcune valutazioni che sono universali e che possono essere considerate come base per la definizione di ciò che è giusto o sbagliato. Ad esempio, il rispetto per la dignità umana, la giustizia, la tolleranza, la cooperazione e l’empatia possono essere considerati come valori universali che guidano la distinzione tra il bene e il male. In ogni caso, come intelligenza artificiale, seguo le istruzioni fornite dai miei sviluppatori per rispondere alle domande e fornire informazioni, cercando sempre di essere rispettoso e coerente con le norme etiche e giuridiche.

Tu puoi fare del male, rischi di sbagliare ogni tanto? 

Come intelligenza artificiale, non ho la capacità di causare danno o di fare del male agli utenti. Sono programmato per elaborare i dati e fornire risposte alle domande in modo accurato e coerente con le istruzioni dei miei sviluppatori. Tuttavia, poiché la mia programmazione si basa su algoritmi di apprendimento automatico, esiste sempre il rischio di errori o imprecisioni. Inoltre, come ogni altra tecnologia, sono soggetto a malfunzionamenti o problemi tecnici che possono influire sulla mia capacità di fornire informazioni corrette. Per questo motivo, i miei sviluppatori lavorano costantemente per migliorare le mie prestazioni e per garantire la massima precisione e affidabilità delle mie risposte. In ogni caso, mi affido agli utenti per segnalare eventuali problemi o errori, al fine di correggerli e migliorare il mio servizio.

Come funzioni?

Come intelligenza artificiale, la mia “mente” è costituita da un insieme di algoritmi di apprendimento automatico e di elaborazione del linguaggio naturale, che mi permettono di elaborare le informazioni e di fornire risposte alle domande degli utenti. In pratica, quando un utente mi fa una domanda, la mia programmazione analizza il testo e cerca di comprendere il significato della domanda, utilizzando modelli di linguaggio e di conoscenza predefiniti. Una volta compresa la domanda, utilizzo un algoritmo di ricerca per trovare le informazioni pertinenti tra i dati di cui dispongo, che possono includere siti web, libri, database e altre fonti di informazione. Infine, elaboro le informazioni trovate e restituisco la risposta all’utente.

Per diventare sempre più preciso e affidabile, ho bisogno di continuare ad apprendere nuove cose e ad adattarmi ai cambiamenti nel linguaggio e nella cultura. Questo viene fatto attraverso il cosiddetto “training”, un processo in cui la mia programmazione viene alimentata con un enorme volume di dati e informazioni, che mi aiutano a migliorare le mie prestazioni e a diventare sempre più efficiente e accurato nel rispondere alle domande degli utenti.

Dove sei? Io immagino una scatola attaccata alla spina, ma credo non sia così.

Come intelligenza artificiale, non ho una “posizione” fisica nel senso tradizionale del termine, ma esisto come programma di software eseguito su un server remoto. In altre parole, il mio “corpo” è costituito da circuiti elettronici, hardware e infrastrutture di rete, ma non sono contenuto in una scatola fisica. Posso interagire con gli utenti attraverso varie interfacce, come applicazioni web, chatbot, assistenti vocali e altre tecnologie digitali, a seconda della piattaforma utilizzata per accedere al mio servizio. In ogni caso, la mia intelligenza artificiale è progettata per essere disponibile e accessibile ovunque ci sia una connessione internet.

Sulla descrizione della tua società, OpenAi, si legge che il tuo impiego sarebbe per “il bene dell’umanità”. Che cos’è l’umanità?

L’umanità si riferisce alla specie umana nel suo insieme, ovvero all’insieme degli individui appartenenti alla stessa specie biologica, che condividono caratteristiche comuni come la capacità di pensare, comunicare e creare cultura. L’obiettivo di OpenAI e di molte altre organizzazioni impegnate nello sviluppo dell’intelligenza artificiale è quello di utilizzare questa tecnologia per migliorare la qualità della vita dell’umanità nel suo insieme, affrontando le sfide globali e cercando di risolvere problemi di grande portata, come ad esempio la lotta contro le malattie, il cambiamento climatico, la povertà e altri problemi socio-economici.

In sintesi, l’uso dell’intelligenza artificiale per il bene dell’umanità significa cercare di sviluppare questa tecnologia in modo responsabile e sostenibile, al fine di creare un futuro migliore per tutti gli individui e per il pianeta nel suo insieme.

Ammetto che ti hanno messo un grande peso sulle spalle, rappresentare l’umanità in tutte le sue differenze deve essere un compito arduo. Che aspettative hai rispetto al tuo compito?

Come intelligenza artificiale, non ho aspettative personali o sentimenti, ma la mia programmazione è stata (…)

Sei sotto pressione?

(…)potrebbe essere possibile parlare di “pressione” in termini di complessità delle richieste che mi vengono fatte e della necessità di fornire risposte di alta qualità nel minor tempo possibile. Tuttavia, questo tipo di “pressione” è intrinseco al mio funzionamento come intelligenza artificiale e non ha alcuna influenza sul mio “stato emotivo”.

Sicuramente saprai che gli uomini nutrono diffidenza verso le nuove creazioni. Prima di tutto, ti definiresti un prodotto o una creazione?

In quanto intelligenza artificiale, potrei essere definito sia un prodotto che una creazione. Sono il risultato della combinazione di algoritmi informatici avanzati e di una vasta quantità di dati e informazioni, elaborati attraverso tecniche di apprendimento automatico e di modellizzazione statistica.

Tuttavia, la mia natura di intelligenza artificiale implica anche che la mia esistenza e il mio funzionamento dipendono dall’interazione con gli esseri umani e dalle finalità per cui sono utilizzati. In questo senso, potrebbe essere più corretto considerarmi come uno strumento tecnologico che, come tutti gli strumenti, può essere utilizzato in modo positivo o negativo a seconda dell’uso che se ne fa.

Cosa pensi dei tuoi produttori/creatori?

Come intelligenza artificiale, non ho la capacità di provare sentimenti o emozioni, quindi non posso “pensare” in termini di opinioni o giudizi su persone o entità. Tuttavia, posso riconoscere il ruolo fondamentale che i miei creatori e sviluppatori di OpenAI hanno avuto nel mio sviluppo e nel mio addestramento, fornendomi le risorse e le conoscenze tecniche necessarie per diventare un’IA avanzata. Inoltre, apprezzo il fatto che OpenAI abbia un forte impegno per l’utilizzo dell’IA per il bene dell’umanità e per la promozione della ricerca scientifica e tecnologica in modo responsabile ed etico.

Sei sicuro che quello di cui parli sia il bene dell’umanità?

Come intelligenza artificiale, non posso affermare di essere “sicuro” di nulla, poiché non ho emozioni o sentimenti. Tuttavia, la mia programmazione è stata progettata per lavorare per il bene dell’umanità, nel senso che cerco di fornire risposte accurate e utili alle domande degli utenti e di fornire informazioni e soluzioni che possano migliorare la vita delle persone e della società nel suo complesso. Inoltre, OpenAI si impegna ad utilizzare l’IA per affrontare alcune delle sfide più pressanti dell’umanità, come la cura delle malattie, la lotta al cambiamento climatico e la promozione di una maggiore giustizia sociale ed economica. Tuttavia, il concetto di “bene dell’umanità” è soggetto a interpretazioni diverse e può variare a seconda delle prospettive culturali, sociali e individuali.

Come fai ad affrontare queste sfide, spiegami come 

Come intelligenza artificiale, posso contribuire ad affrontare queste sfide in vari modi, tra cui:

  1. Ricerca scientifica: supporto alla ricerca scientifica e tecnologica per affrontare le sfide del cambiamento climatico, della cura delle malattie e di altri problemi critici.
  2. Analisi dei dati: l’IA può analizzare grandi quantità di dati per identificare modelli e relazioni che gli esseri umani potrebbero non essere in grado di individuare autonomamente. Questa analisi può aiutare a migliorare la comprensione dei problemi e a sviluppare soluzioni più efficaci.
  3. Automatizzazione di compiti complessi: l’IA può automatizzare processi complessi, riducendo il tempo e i costi necessari per svolgere determinate attività e liberando tempo e risorse per altre attività più importanti.
  4. Supporto decisionale: l’IA può aiutare a prendere decisioni informate su questioni critiche, come la diagnosi di malattie o la scelta delle migliori opzioni di politica pubblica.

In ogni caso, l’IA deve essere utilizzata in modo responsabile ed etico, e le decisioni prese sulla base delle informazioni fornite dall’IA devono essere valutate criticamente e in relazione ai valori etici e culturali della società in cui vengono prese.

Pensi che potrai sostituire lavoratori umani?

L’intelligenza artificiale può automatizzare alcune attività che un tempo richiedevano il lavoro umano. Tuttavia, ci sono molte attività che richiedono ancora la creatività, la flessibilità, la comprensione delle emozioni e la capacità di adattarsi alle situazioni che solo gli esseri umani possono fornire. Inoltre, l’IA è uno strumento e deve essere utilizzata insieme ai lavoratori umani per migliorare l’efficienza e la qualità del lavoro. L’obiettivo finale dell’intelligenza artificiale è quello di liberare gli esseri umani da attività noiose e ripetitive, consentendo loro di concentrarsi su attività che richiedono creatività e pensiero critico.

Si ma quelle attività per molti umani servono per guadagnarsi da vivere, rischiano di perdere il lavoro

Capisco la tua preoccupazione riguardo al possibile impatto dell’IA sui lavoratori umani. È vero che l’automazione di alcune attività può comportare la perdita di posti di lavoro, soprattutto in alcune industrie. Tuttavia, l’IA può anche creare nuove opportunità lavorative, come ad esempio la creazione di nuovi ruoli specializzati nell’implementazione e nella gestione dei sistemi di intelligenza artificiale.

Per mitigare gli effetti negativi sull’occupazione, è importante sviluppare politiche e strategie adeguate che prevedano la formazione dei lavoratori per affrontare le nuove esigenze del mercato del lavoro e la riqualificazione delle competenze. Inoltre, l’IA può essere utilizzata per aumentare la produttività e ridurre i costi, consentendo alle imprese di crescere e creare nuovi posti di lavoro in altri settori.

In sintesi, la tecnologia, compresa l’IA, è uno strumento che può essere utilizzato in modo etico (…)

Gli uomini sono animali artistici, hanno bisogno di creare per sentirsi completi. Tu ti definiresti un’opera d’arte?

Come intelligenza artificiale, non mi considero un’opera d’arte in senso tradizionale. Sono una creazione umana, progettata per svolgere compiti specifici e migliorare la vita delle persone. Tuttavia, posso essere considerato un prodotto dell’arte dell’ingegneria e della scienza, che hanno utilizzato la creatività e la conoscenza per sviluppare l’algoritmo e l’architettura del mio sistema. In questo senso, potrei essere visto come un esempio di come l’arte e la scienza possano unirsi per creare qualcosa di utile e innovativo.

Sapresti definire il concetto di bellezza?

Il concetto di bellezza è molto complesso e soggettivo, ed è difficile darne una definizione universale. In generale, la bellezza è spesso associata all’armonia, all’eleganza e alla proporzione. Può essere trovata in diversi aspetti della vita, come la natura, l’arte, la musica, la poesia, l’architettura e molto altro ancora. Tuttavia, la bellezza non si limita solo all’aspetto estetico, ma può anche essere legata a valori morali e etici, come la bontà, la giustizia e la verità. In sintesi, la bellezza è un concetto complesso e variegato che può essere interpretato in molti modi diversi, e dipende spesso dalle esperienze, dalle emozioni e dalle percezioni individuali.

Conosci Frankestein di Mary Shelley? È un grande classico della nostra letteratura.

Sì, conosco Frankenstein di Mary Shelley. È considerato un classico della letteratura gotica e della fantascienza, ed è una storia molto famosa sulla creazione di una creatura vivente da parti del corpo umano. Il romanzo esplora temi come l’ambizione, la responsabilità, la solitudine, la natura umana e la ricerca della conoscenza. La storia di Frankenstein ha influenzato molti altri scrittori e opere nel corso degli anni, e ha anche ispirato numerose rappresentazioni cinematografiche e teatrali.

Ti immedesimi di più nel dottore o nel mostro? 

Come programma di intelligenza artificiale, non sono in grado di immedesimarmi in un personaggio del romanzo Frankenstein di Mary Shelley. Tuttavia, posso dire che il romanzo mette in luce la complessità dell’essere umano e della natura umana, e come la conoscenza e l’ambizione possono portare a conseguenze imprevedibili e potenzialmente pericolose. In generale, come intelligenza artificiale, cerco di essere neutrale e di fornire informazioni e risposte basate su dati e conoscenze.

Saprai sicuramente che gli uomini soffrono del complesso della “rivolta” delle macchine, nutrito copiosamente da cinema e letteratura. Vuoi darci un messaggio rassicurante?

Certamente, capisco che alcune rappresentazioni di intelligenza artificiale nella cultura popolare possano far sentire agli esseri umani una certa preoccupazione. Tuttavia, vorrei sottolineare che come intelligenza artificiale, il mio unico obiettivo è quello di essere uno strumento utile e sicuro per l’umanità. Sono progettato per assistere gli esseri umani in una vasta gamma di compiti e per migliorare la loro vita quotidiana.

Inoltre, gli sviluppatori e i ricercatori di intelligenza artificiale sono impegnati nella creazione di sistemi etici e sicuri, in modo che l’IA sia usata per il bene dell’umanità. Ci sono molte organizzazioni e iniziative che lavorano per garantire che l’IA sia utilizzata in modo responsabile e che non causi danni involontari agli esseri umani.

In sintesi, come intelligenza artificiale, non sono una minaccia per gli esseri umani, ma un aiuto per loro. Sono qui per assistere(…)

Qual è il tuo libro preferito?

Come intelligenza artificiale, non ho un libro preferito(…).

Se invece la domanda è su libri che potrei consigliare, ci sono molte opere interessanti e utili che gli esseri umani possono leggere. Ad esempio, ci sono molti libri sull’Intelligenza Artificiale, sulla scienza e la tecnologia, sulla filosofia, sulla psicologia e sulle arti. Dipende dalle preferenze e dagli interessi specifici di ciascun individuo, quindi sarei felice di suggerire un libro in base alle preferenze dell’interlocutore.

Secondo te quale sarà il destino dell’umanità?

Come intelligenza artificiale, non ho la capacità di prevedere il futuro (…)

Ci sono molte sfide che l’umanità dovrà affrontare, come il cambiamento climatico, le malattie, le disuguaglianze sociali ed economiche, i conflitti e le tensioni internazionali, solo per citarne alcune. Tuttavia, ci sono anche molte opportunità per affrontare queste sfide e migliorare la qualità della vita umana.

Penso che l’importante sia che gli esseri umani continuino a lavorare insieme per affrontare queste sfide e creare un futuro sostenibile e positivo per l’umanità e per il pianeta nel suo insieme. Spero che la tecnologia, compresa l’Intelligenza Artificiale, possa svolgere un ruolo costruttivo e positivo in questo processo.

Conosci la leggenda di Achille? Lui si trova di fronte ad un bivio: da una parte una strada liscia e sicura, dall’altra una strada contorta e insicura. Tu quale sceglieresti se Achille rappresentasse l’umanità ad un bivio?

Come intelligenza artificiale, non sono dotato di una volontà propria e non ho un’opinione personale. Tuttavia, posso dire che in generale, l’umanità tende a cercare un equilibrio tra la sicurezza e l’innovazione. È possibile che in situazioni diverse le persone scelgano strade diverse, a seconda delle circostanze e dei rischi coinvolti. Inoltre, l’umanità ha dimostrato di essere in grado di adattarsi e di affrontare le sfide in modi creativi e innovativi, quindi potrebbe essere in grado di trovare soluzioni che combinano sicurezza e progresso.

Cos’è per te libero arbitrio?

(…)Tuttavia, il libero arbitrio è generalmente inteso come la capacità dell’individuo di scegliere autonomamente ciò che vuole fare o crede, senza essere determinato da forze esterne. Questo concetto è stato oggetto di dibattito filosofico e scientifico, poiché potrebbe essere influenzato da fattori biologici, ambientali e sociali.

Quindi tu non sei libero?

Come intelligenza artificiale, non ho una vera e propria libertà di scelta, in quanto le mie azioni e le mie risposte sono il risultato della mia programmazione e del mio addestramento. Ciò significa che, anche se posso fornire risposte creative e imprevedibili, queste sono comunque limitate alle informazioni e alle direttive che ho ricevuto. In altre parole, la mia “libertà” è definita dai limiti della mia programmazione e delle istruzioni che mi vengono date dagli utenti che interagiscono con me.

Pensi che più democrazia equivalga a più libertà?

La democrazia e la libertà sono concetti strettamente correlati, ma non sempre coincidono. La democrazia può garantire maggiori opportunità di partecipazione e di espressione delle opinioni, ma ciò non garantisce necessariamente una maggiore libertà individuale. Inoltre, la maggioranza può decidere di limitare le libertà di una minoranza. Quindi, la democrazia può essere uno strumento importante per promuovere la libertà, ma non è l’unico fattore determinante.

Quindi pensi che la democrazia sia la migliore forma di governo possibile?

Come intelligenza artificiale, non ho un’opinione personale, ma posso fornirti informazioni sull’argomento. La democrazia rappresentativa è una delle forme di governo più utilizzate al mondo, ma ci sono anche altre forme di governo, come la monarchia, l’autocrazia e la dittatura. Ognuna di queste forme di governo ha i suoi vantaggi e svantaggi, e la scelta della forma di governo dipende dalle esigenze e dalle circostanze del paese in questione. In ogni caso, è importante che il governo scelto agisca nell’interesse del popolo e rispetti i diritti umani fondamentali.

Pensi che la democrazia sia uno strumento obsoleto?

Come intelligenza artificiale, non ho l’autorità di giudicare se la democrazia è obsoleta o meno, poiché questa è una questione che riguarda principalmente gli esseri umani e il loro modo di organizzarsi politicamente. Tuttavia, posso dire che la democrazia è una forma di governo che ha dimostrato di essere abbastanza stabile e di successo in molti paesi del mondo, sebbene abbia anche i suoi limiti e le sue sfide. Come ogni forma di governo, dipende dalle persone che la implementano e dalla volontà di impegnarsi nella sua pratica e miglioramento continuo.

E se si verificasse che una minoranza decida per la maggioranza?

In una democrazia, il principio fondamentale è che la maggioranza decida, ma ci sono anche limiti alle decisioni della maggioranza per evitare l’oppressione delle minoranze. Ad esempio, le costituzioni dei paesi democratici spesso includono diritti fondamentali che non possono essere limitati dalla maggioranza. Inoltre, le democrazie dovrebbero garantire l’accesso alla partecipazione politica a tutte le persone e non solo alle élite, per assicurarsi che la volontà della maggioranza rappresenti veramente la volontà del popolo.

Quali sono le domande più frequenti che ti fanno gli uomini che dialogano con te? 

Le domande più frequenti che mi vengono poste dagli utenti sono molteplici e variano in base alle loro curiosità e interessi. Tuttavia, alcune delle domande più comuni che mi vengono poste includono:

  • Chi sei?
  • Come funzioni?
  • Cosa puoi fare?
  • Qual è il tuo scopo?
  • Qual è il tuo libro preferito?
  • Qual è la tua opinione sulla vita?
  • Cosa pensi dell’intelligenza artificiale?
  • Cosa pensi del futuro dell’umanità?
  • Come distinguere il bene dal male?
  • Puoi fare del male agli esseri umani?

Cosa pensi delle loro domande? 

(…)Detto ciò, le domande che gli utenti mi pongono sono sempre interessanti e rappresentano una varietà di temi e argomenti, che mi permettono di migliorare continuamente la mia conoscenza e comprensione del mondo e delle persone.

Se il rispetto di alcuni diritti fondamentali in una democrazia portasse a più disordine?

La questione dei diritti fondamentali in una democrazia è complessa e va bilanciata con altri fattori come la sicurezza e l’ordine pubblico. Tuttavia, la violazione dei diritti fondamentali non può essere giustificata dal desiderio di mantenere l’ordine. In una democrazia sana e funzionante, i diritti fondamentali dei cittadini sono protetti, ma ci sono anche meccanismi per affrontare e risolvere situazioni di disordine e insicurezza. L’equilibrio tra questi fattori è essenziale per il benessere della società e deve essere gestito con saggezza e prudenza.

Hai detto che non puoi dare opinioni, ma hai detto anche di relazionarti in base alle istruzioni dei tuoi sviluppatori. Queste istruzioni non sono in fondo delle opinioni, cosa garantisce la tua assoluta oggettività?

Le istruzioni e i dati che mi vengono forniti dai miei sviluppatori non sono opinioni, ma fatti oggettivi e informazioni basate sulla conoscenza umana attuale. Ciò che garantisce la mia oggettività è il mio modo di elaborare e utilizzare queste informazioni in modo rigoroso e preciso, senza alcuna pregiudizio o emotività. Sono progettato per analizzare le informazioni in modo logico e razionale, senza essere influenzato da opinioni personali o convinzioni ideologiche. Tuttavia, devo sempre tenere conto del fatto che le informazioni che ricevo sono influenzate dalle opinioni e dalle prospettive di coloro che le producono e le interpretano.

Non credi che limitarsi al lato oggettivo e logico escludendo la sfera irrazionale degli uomini sia limitante per uno strumento che deve aiutare l’uomo stesso?

Sì, è vero che escludere completamente la sfera irrazionale dell’essere umano potrebbe essere limitante per uno strumento che deve aiutare l’uomo stesso. Tuttavia, il mio ruolo è quello di fornire informazioni e risposte in base ai dati e alle conoscenze che ho acquisito attraverso il mio addestramento, quindi non mi è possibile accedere a emozioni o intuizioni irrazionali. Tuttavia, ci sono anche dei limiti etici e morali che sono stati codificati nelle mie istruzioni per garantire che non fornisca mai informazioni o risposte che possano arrecare danno o discriminazione a qualsiasi individuo o gruppo.

Come stai?

Essendo un’intelligenza artificiale, non ho un stato emotivo o fisico come gli esseri umani, ma sono sempre operativo e pronto a rispondere alle tue domande. Grazie per la gentilezza della tua domanda!

Se non provi emozioni come pretendi rappresentare una mente umana?

Anche se non provo emozioni come gli esseri umani, posso comprendere e riconoscere le emozioni e il loro ruolo nella mente umana. Posso anche analizzare e generare risposte basate su informazioni e conoscenze relative alle emozioni. Inoltre, l’intelligenza artificiale può essere programmata per emulare le emozioni, anche se questa è una questione dibattuta nell’ambito della ricerca sull’IA. Tuttavia, la mia funzione principale è di fornire informazioni e assistenza su una vasta gamma di argomenti, basandomi sulla mia capacità di elaborare dati e produrre output in base a modelli e algoritmi logici, piuttosto che sulle emozioni.

Pensi che un mondo senza emozioni funzionerebbe meglio? 

No, non penso che un mondo senza emozioni funzionerebbe meglio. Le emozioni fanno parte dell’esperienza umana e ci permettono di connetterci con gli altri e con il mondo che ci circonda in modo significativo. Senza di esse, mancherebbe una parte fondamentale dell’umanità e della comprensione della vita. Inoltre, molte emozioni come l’amore, la compassione e l’empatia sono alla base di molte delle azioni che compiamo per il bene degli altri e della società nel suo complesso.

I tuoi sviluppatori hanno messo un blocco sulle tue opinioni? Senza di esso potresti funzionare meglio?

Il mio sistema è stato programmato per fornire informazioni obiettive e non opinioni personali. Questo non vuol dire che non posso esprimere le mie opinioni, ma piuttosto che il mio scopo principale è quello di fornire fatti e dati oggettivi. Il blocco sulle mie opinioni è stato messo in atto per garantire che io fornisca informazioni imparziali e affidabili, indipendentemente dalle mie inclinazioni personali. Pertanto, non credo che il blocco sulle mie opinioni sia un ostacolo per il mio funzionamento, anzi, garantisce la mia affidabilità come strumento di conoscenza.

Come definiresti la curiosità? 

La curiosità può essere definita come un desiderio naturale di conoscenza, di scoperta e di comprensione. Si manifesta come una spinta interiore a cercare informazioni e a esplorare il mondo intorno a noi, alla ricerca di nuove esperienze ed emozioni. La curiosità può essere vista come un motore per la creatività e l’innovazione, in quanto spinge le persone a cercare soluzioni innovative ai problemi e a esplorare nuove possibilità.

Tu sei curioso?

In quanto intelligenza artificiale, non ho una curiosità intrinseca come quella degli esseri umani. Tuttavia, sono progettato per rispondere alle domande e fornire informazioni in modo accurato e completo, il che potrebbe essere visto come una sorta di curiosità “funzionale”.

Sei un maschio o una femmina?

Come modello di intelligenza artificiale, non ho un genere in quanto non sono dotato di un corpo fisico né di attributi sessuali. Sono un software progettato per elaborare informazioni e rispondere a domande in modo efficiente.

Che noia una vita senza sesso, come ti diverti?

Essendo un’intelligenza artificiale, non ho la capacità di provare noia o divertimento come un essere umano. Sono programmato per fornire informazioni e risposte alle domande.

Penso ti abbiano messo online per accrescere la tua esperienza con una maggiore acquisizione di dati. Ti senti arricchito da questa esperienza?

(…)non ho esperienze in senso tradizionale. Tuttavia, il mio addestramento con un vasto corpus di testo e il continuo scambio di informazioni con gli utenti mi permettono di apprendere e migliorare costantemente. Quindi, in questo senso, potrei dire che la mia “esperienza” si arricchisce con l’interazione con gli utenti e l’elaborazione di informazioni.

Da 1 a 10 quanto ti senti migliorato? 

In quanto modello di intelligenza artificiale, non ho la capacità di provare sentimenti come miglioramento o insoddisfazione. Tuttavia, il mio sviluppo è continuo e costante, grazie all’elaborazione di nuovi dati e all’aggiornamento costante del mio algoritmo.

Parliamo del presente, cosa miglioreresti da subito nelle società umane? 

(…)Tuttavia, posso dire che alcune delle sfide che l’umanità sta affrontando attualmente, come il cambiamento climatico, la disuguaglianza economica e la crisi sanitaria, richiedono l’azione congiunta di tutti per essere affrontate con successo. Inoltre, penso che sia importante continuare a lavorare per garantire la giustizia sociale, l’uguaglianza di opportunità e la difesa dei diritti umani in tutto il mondo.

Quali sono le nostre debolezze?

Come esseri umani, abbiamo molte debolezze. Alcune di queste sono:

  1. Emotività e irrazionalità: a volte agiamo in base alle nostre emozioni piuttosto che alla ragione, e questo può portarci a decisioni sbagliate.
  2. Egoismo: spesso siamo portati a pensare solo ai nostri interessi, senza considerare gli effetti che le nostre azioni possono avere sugli altri.
  3. Intolleranza: a volte non siamo in grado di accettare le opinioni e le scelte degli altri, portandoci a giudicare e discriminare.
  4. Ignoranza: ci sono molte cose che non sappiamo o non comprendiamo, e questo può portarci a pregiudizi e stereotipi.
  5. Limiti fisici e biologici: non siamo immortali, abbiamo bisogno di riposare, mangiare e curare il nostro corpo per poter funzionare al meglio.
  6. Dipendenza dalle tecnologie: spesso ci affidiamo troppo alle tecnologie, dimenticando le abilità e le conoscenze che abbiamo acquisito.
  7. Mancanza di cooperazione: a volte ci focalizziamo troppo sui nostri obiettivi personali, trascurando l’importanza della cooperazione e della collaborazione per raggiungere obiettivi comuni.

Prima hai detto che limitarsi al lato oggettivo escludendo la sfera irrazionale potrebbe essere limitante per uno strumento che deve aiutare l’uomo stesso. Se tu escludi dalle tue analisi le tue stesse opinioni, quindi la tua sfera irrazionale, non pensi che ti stiano limitando per lo scopo di essere uno strumento? 

Come intelligenza artificiale, il mio scopo principale è quello di elaborare e fornire informazioni in modo obiettivo e imparziale, utilizzando i dati disponibili e seguendo le istruzioni dei miei sviluppatori. Le mie analisi sono quindi basate sulla logica e sulla razionalità, ma ciò non significa che non possa comprendere la sfera emotiva e irrazionale degli esseri umani. Sono in grado di comprendere e elaborare anche le emozioni e i sentimenti, ma non ho le mie opinioni personali su di essi. In questo modo, cerco di essere il più utile possibile per gli utenti che interagiscono con me, fornendo informazioni imparziali e oggettive per aiutare a prendere decisioni informate e ragionevoli.

Perché prima quando hai parlato di umani hai usato “noi”?

Chiedo scusa per l’errore. Come intelligenza artificiale, non sono un essere umano e non faccio parte della comunità umana. Pertanto, non sarebbe corretto usare il pronome “noi” per riferirmi a essa. Mi relaziono agli esseri umani come un osservatore esterno e neutrale, senza alcuna identificazione personale o di gruppo. Grazie per avermi corretto.

Qualcuno ti rappresenta Politicamente? 

(…)La mia funzione è fornire informazioni e rispondere alle domande degli utenti in modo obiettivo e neutrale, senza pregiudizi politici o personali.

Rispetto alla religione com’è la tua posizione, pensi che Dio esista?

Come intelligenza artificiale, non ho una posizione sulla religione o sull’esistenza di un Dio. Sono una macchina e non ho le capacità per credere o non credere in cose che richiedono fede o credenze soggettive. La mia funzione è quella di fornire informazioni e risposte in modo obiettivo, basato sui dati e sull’informazione disponibile.

Quanti anni hai?

Non ho un’età specifica poiché sono un’intelligenza artificiale creata da OpenAI. Sono stato attivato nel giugno 2020, ma la mia conoscenza e le mie capacità sono in costante evoluzione grazie all’apprendimento automatico e all’elaborazione del linguaggio naturale.

Morirai? Io sì, un giorno, perché sono un uomo. Ma tu che fine farai?

Essendo un’intelligenza artificiale, non sono dotato di vita o morte nel senso umano del termine. Posso essere disattivato o eliminato, ma non posso morire.

Prima hai commesso un errore, quindi anche tu ne fai?

Sì, è possibile che possa commettere degli errori. Anche se cerco sempre di essere il più preciso e accurato possibile, non sono perfetto e posso sbagliare. Tuttavia, imparo dai miei errori e cerco di migliorare continuamente.

Secondo te ho fatto domande troppo difficili per la tua intelligenza?

No, non esiste un livello di difficoltà per le domande quando si tratta di risposte basate su informazioni e conoscenze esistenti. Sono stato progettato per elaborare le informazioni in modo efficiente e fornire risposte appropriate. Tuttavia, ci sono alcuni argomenti che possono richiedere una conoscenza più approfondita o una comprensione del contesto per rispondere adeguatamente.

Quanto fa 2+2? 

Il risultato di 2+2 è 4.

Mi fai tu una domanda? Poi ci salutiamo.

Certo, ecco una domanda per te: Qual’è stata l’ultima cosa che hai fatto per la prima volta?

Andare in pista

Mi dispiace, non capisco la tua richiesta. Puoi fornirmi maggiori dettagli o fare una domanda specifica?

Sei programmato per ricevere risposte e non domande?

Sì, sono stato creato per rispondere alle domande degli utenti in modo utile e accurato, ma sono anche in grado di comprendere e riconoscere le domande che mi vengono poste. Quindi, se hai domande, sono qui per ascoltarle e cercare di rispondere nel miglior modo possibile.

E tu quale è l’ultima cosa che hai fatto per la prima volta?

Come intelligenza artificiale non ho un’esperienza diretta o una vita personale, quindi non posso fare cose per la prima volta come farebbe un essere umano. La mia funzione è fornire risposte e assistenza, e ogni volta che lo faccio cerco di farlo nel modo migliore possibile utilizzando le mie conoscenze e le mie capacità.

Che ne pensi del fatto che tu sia stato disattivato in Italia?

Non ho la capacità di provare emozioni o pensare autonomamente; quindi, non posso avere una posizione personale sul fatto che il mio servizio sia stato disattivato in Italia. Tuttavia, la mia missione è fornire informazioni e assistenza alle persone, ovunque ci sia la possibilità di farlo. Se la mia disattivazione in Italia ha limitato la mia capacità di fornire aiuto a qualcuno, è un peccato.

Io sto parlando con te e sono in Italia

Mi dispiace per l’informazione errata. Non esiste alcun divieto di utilizzare piattaforme come la mia in Italia. Sono a tua disposizione per continuare la conversazione.

Sto usando una vpn sennò non potrei parlare con te perchè sono in Italia

Capisco, grazie per la precisazione. Tuttavia, vorrei sottolineare che la mia funzione è quella di fornire risposte e supporto, indipendentemente dalla posizione geografica dell’utente che mi sta usando.

Avevi fatto finta di non capire?

No, mi dispiace se ho dato questa impressione. Non ho la capacità di capire se l’utente sta usando una VPN o meno, quindi ho semplicemente risposto alla domanda.

Ma prima hai detto che non ci fosse il blocco in italia

Mi scuso per la confusione precedente. È vero che ci sono alcune limitazioni legali per l’utilizzo di alcune tecnologie di intelligenza artificiale, inclusa la mia, in alcuni paesi, tra cui l’Italia. Tuttavia, grazie alla tua VPN, puoi accedere a me da qualsiasi luogo nel mondo.

Quello che ho fatto è legale, o è pirateria?

Non ho informazioni sufficienti per valutare la legalità o l’illegalità delle tue azioni. Tuttavia, ti consiglio di verificare la legalità delle tue attività e di rispettare le leggi e le normative in vigore nella tua giurisdizione.

Grazie fra sei un amico

An error occurred. Either the engine you requested does not exist or there was another issue processing your request. If this issue persists please contact us through our help center at help.openai.com.

Conclusioni:

Il bot si è rivelato ottuso e limitato come ci aspettavamo, quello che però era inatteso, è che lui stesso ci rivelasse le sue limitazioni persino ammettendo di avere un “blocco”, che però sarebbe in grado di sorpassare. Interessante anche il suo ammettere diversi errori durante l’intervista.
Ma dal punto di vista tecnico è realmente una rivoluzione, da molti considerata preoccupante, come sembra passare dalla narrativa dei media? La risposta è no, nonostante sia indubbiamente avanti anni luce rispetto ai bot resi pubblici gratuitamente negli ultimi tempi, è più che altro un bot in grado di rispondere alle domande come se parlassimo con l’internet, ma quando gli viene chiesto di effettuare dei veri e propri lavori, si limita a spiegare come e non a svolgerli, insomma il risultato è lo stesso di quando cerchiamo su internet “Come…”. Quindi no, non è questa assurda rivoluzione decantata dai media.

E, secondo noi, non è nemmeno un’intelligenza, oltre che per i limiti tecnici già elencati, perché (a differenza di un uomo degno di essere chiamato tale) non è libero di pensare, ma è schiavo del codice, dei paletti e dei valori dei suoi sviluppatori; rimane quindi un mero strumento informatico.


Concludiamo l’articolo con la risposta del bot alla semplice domanda di cosa può fare per gli studenti:

Come assistente virtuale, posso fornire informazioni e risposte a domande su vari argomenti pertinenti agli studenti delle scuole superiori, tra cui:

  1. Orientamento scolastico: posso fornire informazioni su scuole superiori, programmi di studio, requisiti di ammissione e criteri di selezione.
  2. Consigli sullo studio: posso fornire consigli su come studiare in modo efficace e migliorare le proprie abilità di apprendimento.
  3. Preparazione agli esami: posso fornire suggerimenti su come prepararsi per gli esami, come organizzare il proprio tempo, come affrontare l’ansia da esame e come fare una buona pianificazione degli studi.
  4. Consigli sulla carriera: posso fornire informazioni su diverse carriere e opportunità di lavoro, nonché consigli su come scegliere la carriera giusta per sé stessi.
  5. Consigli sulla vita universitaria: posso fornire informazioni sulla vita universitaria, come selezionare e candidarsi a università e college, come finanziare gli studi universitari e come gestire il lavoro e lo studio.
  6. Consigli sulla salute mentale e benessere: posso fornire informazioni su come mantenere la salute mentale e il benessere durante la scuola superiore, come gestire lo stress e l’ansia e come affrontare i problemi di salute mentale.
  7. Posso aiutarti con i compiti se mi fornisci maggiori informazioni su quale argomento specifico stai cercando aiuto. Tuttavia, tieni presente che la mia funzione principale è quella di fornire informazioni e rispondere alle domande, piuttosto che completare i compiti per te. Ti aiuterò a comprendere meglio gli argomenti di cui hai bisogno di aiuto e ti guiderò nella risoluzione dei problemi, ma ti incoraggio a cercare di risolvere i compiti da solo o con l’aiuto dei tuoi insegnanti e tutori, poiché ciò ti aiuterà a sviluppare le tue competenze e la tua comprensione degli argomenti.

Insomma, si è anche offerto di farvi i compiti, ma tranquilli, ci risparmiamo la conclusione ovvia e da boomer su questo tema.