Di Martino, «la rappresentanza studentesca va ripensata su base regionale e non provinciale, agli studenti poteri reali e non consultivi».
Roma, 19 nov – Il Blocco Studentesco si conferma movimento di riferimento per le scuole della capitale, ottenendo oltre 40 rappresentanti tra Roma e provincia. L’organizzazione studentesca di CasaPound Italia stravince in alcuni istituti come Domizia Lucilla, Gassmann, Bachelet, prende rappresentanti d’Istituto tra le altre scuole in licei ed istituti come Mameli- Azzarita- Genovesi, Pascal, Giorgi, De Amicis, Calamandrei, Garibaldi.
«Un risultato figlio del sindacalismo studentesco che portiamo avanti da oltre sette anni – spiega Fabio Di Martino, responsabile romano –. Le nostre battaglie fondamentali, come la lotta al caro libri, il contributo volontario obbligatorio e per una maggiore rappresentanza studentesca sono molto sentite dagli studenti».
«Quest’anno – aggiunge Di Martino – siamo stati i primi ad occupare istituti contro le manovre di “austerity”, già attuate dal governo Monti e portate avanti dalla legislatura di Letta. Intanto la provincia di Roma non stanzia fondi né a favore dell’edilizia scolastica disastrata né di organi studenteschi svuotati ormai di ogni ruolo e significato come la Consulta provinciale degli studenti. È tempo di ripensare la rappresentanza studentesca, fornendo i rappresentanti degli studenti di poteri sostanziali e non consultivi, cominciando con l’organizzare gli organi elettivi su base regionale e non provinciale che abbiano poteri reali e non di facciata».
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