Ascoli Piceno, 8 nov – Si è svolta questa mattina, per le vie del centro di Ascoli, una manifestazione promossa da alcuni coordinamenti delle scuole che ha visto la partecipazione di 500 ragazzi. Il corteo, partito da Piazza Giacomini, ha visto la partecipazione di studenti provenienti da diversi istituti: dall’ITCG “Umberto I” all’ITIS “E.Fermi”, dall’IPSIA “Sacconi” all’Istituto Alberghiero. Presenti anche studenti della Riviera, del Fermano e del vicino Abruzzo. Gli studenti hanno scandito cori contro il Governo Letta e i tagli alla scuola pubblica, slogan contro il degrado delle strutture ed esposto striscioni contro le classi pollaio. Lungo il corteo, in cui non comparivano simboli politici, ma solo bandiere tricolori, sono stati accesi fumogeni. La manifestazione si è conclusa in Piazza Sant’Agostino dove c’è stato un momento di confronto tra studenti.
“Quella di oggi è la nostra base di partenza per dare un segnale a chi ci governa – ha spiegato Luca Angelini, rappresentante dell’ITCG “Umberto I” e prossimo candidato alla presidenza della consulta provinciale – continueremo con le nostre iniziative, perché le decisioni in ambito scolastico non possono prescindere dalle volontà del corpo studentesco che oggi si è trovato qui a manifestare compatto e deciso insieme a noi.” Sono seguiti poi gli interventi di altri rappresentanti d’istituto e di alcuni ragazzi di San Benedetto, Fermo e Nereto. A chiudere una bella giornata di mobilitazione le parole di Davide Assogno, responsabile regionale del Blocco Studentesco, che ha sottolineato l’annoso problema del caro-libri, mai concretamente affrontato dal governo e ha invitato i ragazzi a ricordare Vito Scafidi, lo studente torinese morto pochi anni fa in seguito al crollo del liceo Darwin.
L’episodio è servito a richiamare l’attenzione sulla fatiscenza di diversi istituti scolastici della provincia. “E’ assurdo che il ITAS “Mazzocchi”, costruito negli ultimi anni, non abbia la palestra e sia collocato in una zona difficilmente raggiungibile dai mezzi pubblici. Mezzi pubblici i cui abbonamenti sono in costante aumento per tutte le famiglie. Indecoroso che una famiglia con 2/3 figli a carico con tratte medio/lunghe sia costretta a sborsare cifre astronomiche per mandare i figli alla scuola dell’obbligo – conclude Assogno – torneremo presto a manifestare e a farci sentire”.
Info: Davide Assogno 3803767719
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