Roma 17 aprile 2013 – «Grazie alla nostra protesta, volta ad ottenere maggiore trasparenza e una rosa più ampia di nomi per la scelta dei membri esterni del CdA di Tor Vergata, soggetti di dubbia onestà come Maria Criscuolo restano fuori dall’organo più importante dell’ateneo»: così Patrizio Gabrielli, senatore accademico del Blocco Studentesco. Nella seduta di ieri del senato accademico, infatti, si è votato per la composizione definitiva del CdA, che prevedeva al suo interno, come da riforma, la presenza di tre privati.
«Mantenendo comunque la nostra linea, in opposizione alla svendita e alla privatizzazione dell’università pubblica – prosegue Gabrielli – ci siamo sentiti in dovere di portare avanti una battaglia che, da una parte, permettesse al senato di poter scegliere tra una rosa più ampia di nomi e che, dall’altra, impedisse a soggetti invischiati col Governo Monti e con lo scandalo Anemone-Balducci l’ingresso nel nostro CdA».
«Il Blocco Studentesco – conclude Gabrielli – continuerà a battersi contro ogni manovra tesa alla svendita dell’istruzione pubblica e non arresterà la sua marcia né davanti al furbetto di turno né davanti alle minacce di denuncia».
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