Di Sembe

Prosegue la nuova guerra fredda: nei giorni scorsi il Financial Times ha rilevato al mondo il test del nuovo missile ipersonico cinese della serie long March. Inutile specificare che si tratta di capaci di trasportare testate nucleari, ma la vera particolarità di questi missili è il fatto che sono manovrabili e in grado di evadere facilmente la difesa aerea nemica.

Attualmente, quindi, non esistono barriere contro quest’arma. Giusto per chiarirne definitivamente la micidialità, il test ha consistito nella circumnavigazione dell’intero pianeta Terra. Questo implica non si è più al sicuro da nessuna parte.

Inoltre il test cinese ha spiazzato la possente macchina d’intelligence americana che non solo non si aspettava che il rivale fosse già in grado di farne partire uno, ma che sempre in questi giorni ha anche dovuto ammettere il fallimento del proprio ultimo test missilistico supersonico.

Rimanendo così indietro rispetto a Russia e Cina nella corsa delle armi ipersoniche, ormai determinanti per la determinazione degli equilibri tra super potenze.

Bisogna certamente tenere conto del fatto che Russia e Stati Uniti abbiano migliaia di questi missili nei loro arsenali mentre la Cina al momento ne possieda “solo” 350 e qyesto ad un occhio poco attento potrebbe far risultare la Cina come fanale di coda, quando in realtà il ragionamento è tutt’altro e risulta abbastanza semplice.

Quest’ultima infatti, in poco tempo è riuscita a minacciare concretamente il monopolio economico mondiale degli Stati Uniti (in mano loro ormai da quasi un secolo) ed è riuscita nello stesso lasso di tempo a fare passi da gigante nel campo della ricerca e della scienza.

Di conseguenza è molto facile immaginare la grande crescita militare ed espansionistica pianificata da Pechino nei futuri anni.

L’esponenziale crescita della potenza bellica cinese, la tecnica diplomatica messa in atto (vedi gli accordi economici con la Germania e la nuova via della seta), messe in relazione all’espansione tramite le isole artificiali nel mar cinese, nonché il vuoto lasciato dall’occidente nel territorio centroasiatico stanno mettendo sempre più sulle spine gli sceriffi del mondo. Come reagiranno quindi all’apparentemente inarrestabile avanzata del dragone rosso?