Di Alberto
Dopo il duro colpo subito per via della cancellazione degli accordi commerciali con l’Australia e le conseguenti tensioni diplomatiche con Stati Uniti e Regno Unito, la Francia non ha perso tempo ed ha siglato un accordo con la Grecia per quanto riguarda forniture militari e mutua assistenza militare.
È di questi giorni infatti la notizia che la Grecia abbia chiuso un contratto dal valore di circa 3 miliardi di euro per la fornitura di 3 fregate (e l’opzione per una quarta) e i rispettivi sistemi d’arma. L’accordo arriva dopo mesi di negoziati ed ha una valenza molto importante a livello internazionale: se da parte greca ha l’obbiettivo di mostrare alla Turchia di avere alle spalle un alleato forte e pronto a sostenerla, da parte francese serve a colmare il vuoto lasciato dalla commessa australiana cancellata.
Certo, i 3 miliardi non sono nulla rispetto ai 90 persi da Naval Group, ma il segnale che Parigi manda ai suoi alleati è forte: mostrarsi come guida strategica e leader nel settore della difesa a livello europeo.
Per quanto riguarda la Grecia, l’acquisto di tali navi si pone nel solco di alleanze e accordi intrapresi da Atene dall’inizio delle tensioni con la Turchia: le fregate infatti avranno sistemi d’arma francesi e oltre ad essere compatibili con i caccia Rafale acquistati precedentemente, lo sono anche con le navi francesi stesse. Un’alleanza quindi che parte da Parigi, passa per Atene e coinvolge Cipro, Egitto ed Emirati Arabi Uniti in funzione anti turca.
La parte più interessante dell’accordo, oltre al sostanziale potenziamento della flotta ellenica, è però un’altra: una clausola di mutuo soccorso in caso di attacco da parte di paesi terzi, anche se quest’ultimi sono parte di alleanze in comune. Un modo per dire Turchia, senza esplicitarlo.
Questa garanzia di intervento francese copre le spalle ai greci e manda un forte segnale ad Ankara che nel mentre continua con le sue azioni navali nel mediterraneo. Il segnale arriva forte anche a Staiti Uniti e Regno Unito che per adesso sembrano aver dato il placet per tale accordo, con la consapevolezza che la Francia è pronta a ritagliarsi un ruolo da protagonista nel contesto militare europeo.
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