Perugia, 27 Novembre – Uno striscione affisso all’esterno dell’aula magna dell’università di Perugia con su scritto: «Benvenuto Profumo, ministro dell’istruzione privata». L’azione, rivendicata dal Blocco Studentesco nel giorno dell’inaugurazione dell’anno accademico che ha visto la presenza nell’ateneo perugino del ministro dell’istruzione Francesco Profumo, è stata seguita da un comunicato della stessa associazione studentesca in cui si afferma: «Siamo qua per ribadire al ministro Profumo che l’Italia non è in vendita e che l’università non deve essere un privilegio, ma pubblica, di qualità e accessibile a tutti. Non crediamo alla favola dei tecnici disinteressati, non possiamo crederci quando ad essere attaccati sono il mondo del lavoro, le pensioni e il principio stesso dello stato sociale. Non possiamo crederci quando i ministri di un governo esaltano la precarietà del lavoro ma assicurano ai propri figli posti fissi e ben remunerati».
«Anche per gli atenei – prosegue il Blocco Studentesco – non permetteremo che ad affermarsi sia una logica del liberismo sfrenato ispirata al modello anglosassone, con università di serie ‘A’ private o dai costi proibitivi, con studenti costretti ad indebitarsi per una vita magari con un bel prestito d’onore concesso da Unicredit, e università di serie ‘B’, ‘circoli ricreativi’ di secondo livello incapaci di garantire un’istruzione di qualità. Il disegno politico è chiaro, ed il popolo italiano così come quello greco lo sta vivendo sulla propria pelle: fare dell’Europa una colonia dei mercati. Opporsi a tutto questo per noi è semplicemente un dovere».
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