Campobasso, 4 giugno – ”Nell’anno 2021 è venuta a mancare la Scuola Italiana”, questo il testo riportato sui “manifesti funebri” goliardicamente affissi nella notte dai militanti del Blocco Studentesco a Campobasso.
“La scuola era già morta da prima della pandemia. – inizia la nota – Governi incompetenti, tagli e disinteresse generale l’avevano già uccisa da tempo. Per questo riteniamo che l’eventuale ‘ritorno alla normalità’ nel prossimo anno scolastico non potrà migliorare la situazione. Riteniamo che l’Educazione Nazionale deve dare a chi vuole lavorare lo studio necessario per il lavoro e dare a chi vuole studiare il lavoro necessario per lo studio, cosa in cui la scuola di oggi fallisce. È un concetto tanto semplice quanto necessario per rivoluzionare la scuola, concetto che portiamo avanti nella nostra proposta di Socializzazione Scolastica”.
“Essa prevede un avvicinamento più organico fra istruzione e mondo del lavoro, in un modo che non abbia nulla a che fare con l’attuale mediocre alternanza scuola-lavoro. – continua la nota – Per gli Istituti agrari vogliamo la partecipazione degli studenti alla gestione e manutenzione del verde pubblico, ai piani di transizione energetica ed alla creazione di progetti di ampio respiro per il ritorno del bello nelle città. Per gli I. Tecnici l’impegno degli studenti nella manutenzione degli edifici scolastici e nel potenziamento dei servizi che quest’ultimi possono erogare. Per gli I. Alberghieri la realizzazione di mense autogestite e per i Licei percorsi formativi più pratici e non solo teorici”.
“Ci auguriamo che chi di competenza porti, già a partire dal prossimo anno scolastico, la scuola verso questa direzione – conclude la nota – in caso contrario il Blocco Studentesco continuerà con le sue azioni a farsi portavoce degli studenti italiani stufi della mediocrità e dell’inefficienza in cui è caduta la scuola”.
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