Sulmona, 18 marzo – ”Nell’anno 2021 è venuta a mancare la Scuola Italiana”, questo il testo riportato sui provocatori “manifesti funebri” targati Blocco Studentesco apparsi nei pressi di Sulmona

Come riportato sulle locandine funebri del nostro movimento” – spiega Riccardo Romano, responsabile locale del movimento – “la scuola italiana è morta: continui tagli, scelte scellerate e DAD l’hanno uccisa. Per questo crediamo che il dibattito scuole aperte contro scuole chiuse sia sterile e di conseguenza non vogliamo alcun ritorno alla normalità. La normalità è putrescente, avida e pavida. Era già moribonda prima della pandemia, quest’ultima le ha solo dato il colpo di grazia. La scuola va rifondata completamente!“.

“Il susseguirsi al potere di classi politiche disgustosamente corrotte ed inette” – continua Romano – “ha mutato la scuola in una fabbrica di cervelli omologati, obbedienti e mediocri, incapace nel dare ai ragazzi ambizioni, senso di responsabilità ed una formazione quantomeno decente“.

Nessuno verrà a salvarci.” – conclude il comunicato – “È per questo che abbiamo il dovere di salvarci da soli. Il Blocco Studentesco, si sta già facendo sentire in tutta Italia per portare avanti la propria proposta Socializzazione Scolastica con cui esigiamo la partecipazione attiva e totale degli studenti nella gestione degli istituti, in quanto unici veri proprietari della stessa”.

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