Arezzo, 13 marzo – “Rivolta totale, socializzazione scolastica ora!” questo il testo dello striscione affisso nella giornata odierna dai militanti aretini del Blocco Studentesco per lanciare la nuova campagna Socializzazione Scolastica.

“La Scuola è morta – dichiarano in una nota i militanti aretini del Blocco Studentesco – la pandemia e la quarantena hanno dato il colpo di grazia ad un sistema scolastico già da anni malato terminale: tagli, riforme, privatizzazioni, aziendalizzazione degli istituti, infiltrazioni ideologiche, hanno portato al coma profondo l’istituzione scolastica ben prima del virus. La didattica a distanza è solo la nuova forma fisica che ha assunto la distruzione dell’educazione pratica, culturale, sociale e spirituale degli italiani. Da questo ordine non può nascere nulla: nessun presente per l’Italia, nessun futuro dell’Europa”.

“Mentre la polemica sull’istruzione verte esclusivamente sul “riaprire” o “non riaprire” le scuole – prosegue la nota – come fossero semplici negozi, di fronte ad un anno didattico socialmente e praticamente distruttivo per gli studenti di ogni ordine e grado, il Blocco Studentesco pone la sua sfida rivoluzionaria. Riaprire la scuola? Non riaprire la scuola? No Rifondare la scuola”.

“In questo panorama desolante infatti noi vogliamo la Socializzazione Scolastica – conclude il Blocco Studentesco –  ovvero la partecipazione attiva, totale, completa degli studenti, unici proprietari della scuola, alla gestione della stessa. Un progetto che investe tutti i campi della dimensione scuola/università: una riforma radicale, una rivoluzione verticale che mette al centro del dibattito l’unico vero protagonista della scuola”.