Novara, 24 Febbraio – “Non c’è tempo per la cautela, socializzazione scolastica ora”, questo il testo dello striscione affisso dai militanti del Blocco Studentesco per lanciare questa nuova proposta rivoluzionaria, atta a dare nuova linfa al sistema scolastico italiano.
La pandemia – apre la nota il movimento – ha dato il colpo di grazia ad un sistema già da anni martoriato da tagli, riforme, e aziendalizzazione degli istituti. Il sistema scolastico è fallito per l’assenza di scopo, e il dibattito, sviluppatosi attorno a chi sostiene che la DAD sia avanguardista e chi invece brama un immediato ritorno alla normalità, non fa altro che ruotare attorno al problema. La Scuola è morta, e rifondarla resta l’unica soluzione: con quali risorse? I soldi del Recovery Fund? No, con noi stessi, fondamenta viventi, organiche, volontarie e non meccaniche dell’Italia.
La socializzazione scolastica non è un progetto finito, ma una visione a divenire – prosegue il Blocco Studentesco – verso la creazione di costruttori della società, senza più la divisione tra chi pensa e chi fa, chi agisce e chi si arricchisce. Una nuova concezione che supera le barriere tra studente e docente, in cui tutti insegnano e imparano in un rapporto di mutua solidarietà, scambio, confronto e reciproca crescita.
Dal punto di vista programmatico vogliamo – continua la nota – abolire l’ormai statico e noioso indottrinamento nozionistico, favorendo un apprendimento più dinamico e pratico, basato su attività extrascolastiche di tipo sportivo e lavorativo. Esigiamo che il mondo del lavoro entri in maggior misura nei percorsi didattici, non come schiavismo gratuito ma bensì come mutua collaborazione tra ente pubblico e privato, favorendo l’inserimento veloce dello studente una volta terminati gli studi. Pretendiamo che venga ridata dignità al lavoro, potenziando gli istituti professionali e migliorando i contratti per i giovani lavoratori, e in ultima istanza allontanando dalle scuole i falsi modelli di ricchezza e miti di progresso.
Di fronte al nulla che avanza e ad una società senza valori – conclude il movimento – al rinchiuderci nel diffuso menefreghismo, preferiamo l’agire, il sacrificare le proprie energie e il proprio tempo per qualcosa e il fare delle scelte. Vogliamo dare un futuro alla Scuola, allo Studente e all’Italia, e faremo di tutto per riuscire nel nostro intento.
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