Bologna, 17 novembre 2011. “Voi santa insolvenza, Noi Santa Teppa”. Questo il testo degli striscioni comparsi questa notte, in zona universitaria e in diverse scuole della città felsinea per descrivere lo stato della protesta studentesca e non in città.
“La manifestazione di venerdì scorso – commenta Lorenzo Bernardini, responsabile del Blocco Studentesco Bologna – è stata lo specchio di quelle passate: soliti slogan riciclati da anni, solite facce e stesse modalità. Nessuna sensibilizzazione è stata fatta per spiegare che l’Italia si sta consegnando agli emissari di quella finanza che è causa stessa della crisi europea. La vera novità di venerdì scorso (11 novembre) – continua Bernardini – è stata l’incarnazione di santa insolvenza. Ecco, noi invece siamo la teppa, anzi la Santa Teppa: che non resta certo a guardare la svendita di questo paese messa a punto dal governo tecnico di un delegato della Goldman Sachs, perchè noi siamo la rivoluzione e la rivoluzione non si può fermare”.
“Molti sono stati gli studenti che ci hanno contattati – spiega Alex Bortolotti rappresentante in consulta provinciale del Blocco Studentesco – per ascolatre le nostre idee e proposte e perchè stufi delle solite proteste di ‘facciata’. Noi non siamo indignati e abbiamo il dovere di non esserlo a quest’età, ma senza tante lagne siamo contro ogni ipotesi di svendita delle aziende pubbliche, contro lo strapotere delle banche, l’inganno del debito, l’incubo di signoraggio e delle delocalizzazioni. Per questo il 26 novembre saremmo tutti alla manifestazione nazionale di CasaPound a Napoli”.
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