Lecce, 21 ottobre 2011 – ’Le strutture di molti non possono essere danneggiate dall’arroganza di pochi’. Il Blocco Studentesco Università condivide il concetto espresso dall’Udu nel comunicato diffuso ieri e si chiede come possa essere tollerato lo scempio a cui sono sottoposte le strutture interne, quelle esterne e le suppellettili degli edifici universitari. L’esempio più evidente è probabilmente rappresentato dal Codacci-Pisanelli, sede universitaria ben nota all’Udu, che ne sfrutta spesso i locali per feste e manifestazioni.
“Non prendiamo lezioni da chi ha reso l’Ateneo un porcile, durante l’occupazione dello scorso anno – sostiene il responsabile del Bsu, Matteo Centonze – i ‘moralizzatori’ dell’Udu farebbero bene a guardarsi intorno e osservare la barbara condizione in cui hanno contribuito a ridurre gli edifici da loro frequentati, piuttosto che cercare con il lanternino qualche elemento a cui aggrapparsi per diffamare e offendere le associazioni studentesche avversarie”. “Questi individui scendono in piazza il sabato per manifestare ‘indignati’ contro politici e banchieri – continua il responsabile del Blocco Studentesco Università – salvo poi incarnare, nel resto della settimana, il volto peggiore del sistema politico: tronfi, pieni di odio e livore, legati a benefici e privilegi a cui non vogliono rinunciare, pronti a muovere la macchina del fango per screditare chiunque cerchi di contrastarli”.
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