Di Ricci
Il Grande Fratello è già fra noi?
In questo periodo di pandemia numerosi articoli hanno trattato di quanto sta avvenendo sul nostro territorio in tema di tracciabilità tramite apposite tecnologie atte a combattere la diffusione del virus, andando ad evidenziare preoccupazioni sulla limitazione delle libertà individuali e sulle conseguenze che queste potrebbero avere già nel prossimo futuro.
Insomma, un ennesimo occhio per questo Grande Fratello che ci osserva e cerca di capire i nostri movimenti. Ma non ci siamo persi qualcosa?
Google ti osserva
Non molti sanno forse che il motore di ricerca che tutti conosciamo ed utilizziamo ogni giorno traccia un profilo tremendamente preciso di chi siamo, completo di dati anagrafici ed interessi. Nelle Norme sulla privacy, Google scrive chiaramente: “Raccogliamo dati per offrire servizi migliori a tutti i nostri utenti, ad esempio per capire elementi fondamentali come la lingua parlata dall’utente oppure elementi più complessi come quali annunci potrebbero essere più utili per l’utente, le persone che potrebbero interessare di più all’utente online o quali video di YouTube potrebbero piacere all’utente”.
Ma che significa tutto questo? In questo link (https://myactivity.google.com/myactivity?product=1) potrete verificarlo voi stessi. All’interno potrete trovare il vostro profilo completo, in grado di tracciare i vostri spostamenti, le applicazioni che utilizzate, età, sesso, passioni musicali e cinematografiche, eventi a cui avete partecipato e profilo pubblicitario. Una profilazione preoccupante, per puro scopo di marketing: i dati trovati vengono infatti utilizzati, ufficialmente, per ottimizzare le inserzioni che l’utente visualizza durante le sue ricerche, in modo da favorirne acquisti o interessi. Uno strumento forse utile a implementare i propri interessi. Ma a quale prezzo?
Lo scandalo Cambridge Analytica
È di appena 2 anni fa lo scandalo legato a Cambridge Analytica, che forse ci potrà aiutare a capire la gravità di questa profilazione così precisa. Questa società britannica di consulenza è infatti finita nell’occhio del ciclone perché utilizzava un metodo che combinava il data mining, l’intermediazione dei dati e l’analisi dei dati con la comunicazione strategica per la campagna elettorale. In parole povere, grazie alla gigantesca mole di dati sensibili che la società possedeva sui cittadini (si parla di oltre 5000 dati sensibili per ogni cittadino americano), la società era in grado di profilare minuziosamente gli utenti, andando ad evidenziare eventuali persone incerte e stilando una campagna elettorale personalizzata per convincere il cittadino incerto a votare per il candidato per il quale la società lavorava. Un vero e proprio attentato alla democrazia, tramite un accurato controllo delle opinioni personali.
Dati sensibili e sanità
Agli occhi di questo, verrebbe forse da chiedersi se queste multinazionali non stiano esagerando. Ma la risposta, oltre a trovarla in numerosi altri articoli, la si trova anche in un’altra tecnologia recente: gli smartwatch. Questi orologi intelligenti, dotati di un numero di funzionalità altissimo, stanno cominciando ad essere utilizzati anche come aiuto al sistema sanitario mondiale. Tramite la rilevazione dei parametri vitali, questi orologi sono infatti in grado di prevedere problematiche come infarti o attacchi di panico, avvisando persino i soccorsi in caso di malore. Il prezzo da pagare per questa sicurezza? Ancora una volta, la propria privacy ed i proprio dati.
Acceca l’occhio del Grande Fratello
Alla luce di quanto detto è chiaro che dovremmo alzare l’asticella dell’attenzione sulle problematiche della privacy e dei dati sensibili. Non tutti forse sanno che è possibile bloccare la profilazione di Google tramite le impostazioni del proprio account. Perché le libertà e la privacy a cui rinunciamo tanto facilmente con un click non è detto che un domani, in situazioni sociali differenti, ci verranno restituite intatte. Per il momento, la possibilità di accecare l’occhio del Grande Fratello la abbiamo ancorae forse, per amore delle nostre libertà, dovremmo approfittarne.
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