Palermo, 21 ottobre 2010 – «Ieri mattina, circa 600 persone, tra studenti palermitani guidati dal Blocco Studentesco e cittadini del Comune di Noto, hanno manifestato per chiedere di mantenere aperta la loro struttura ospedaliera, condannata a probabile chiusura da giochi di potere tra il governo Lombardo e alcuni politicanti locali». Lo afferma Francesco Vozza, responsabile universitario dell’organizzazione studentesca di CasaPound Italia.
«Siamo convinti che sia doveroso sostenere a livello regionale la lotta dei cittadini di Noto che non vogliono vedersi privati del loro sacrosanto diritto all’assistenza sanitaria – spiega Andrea La Barbera, responsabile palermitano dell’associazione CasaPound Italia – Riteniamo il caso dell’Ospedale di Trigona un grave esempio della mala politica che imperversa nella nostra isola. Adesso siamo tutti in attesa delle risposte concrete che dovrà necessariamente offrirci il Presidente della Regione Raffele Lombardo, risposte che ieri, nonostante i toni duri della protesta e l’incontro di una delegazione dei manifestanti, non sono purtroppo ancora pervenute».
«La città di Noto – sottolinea Andrea Azzaro, responsabile dell’associazione Terre di Ducezio – vanta un’antichissima tradizione ospedaliera che risale all’alto medioevo, dove un clero aristocratico elargiva servizi d’assistenza sanitaria, con grande spirito di mutuo soccorso e solidarietà sociale. Distruggere un’istituzione tanto secolarizzata nella comunità Netina – conclude Azzaro – significherebbe strappare il cuore della città e gettarlo in pasto ai maiali».
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