Milano, 30 novembre – Il Blocco Studentesco ha protestato questa mattina in piazza Missori per denunciare il “ricatto dell’ordine” messo in campo dalle istituzioni, le quali hanno tentato di impedire al movimento di manifestare liberamente.
“Con questa azione – inizia la nota del movimento – abbiamo sottolineato come nessun tipo di divieto o imposizione possa limitare il nostro diritto a fare politica. Abbiamo così voluto lanciare un messaggio forte e chiaro a chiunque pensi che delle prescrizioni possano buttarci fuori dall’agone politico”.
“Non possiamo cedere a questa lettura della realtà – continua la nota – che vede come ‘nemica’ e ‘pericolosa’ ogni affermazione di vitalità contraria a questo status quo. Il modello politico e culturale antifascista è connotato da un vero e proprio atteggiamento mafioso, il quale si arroga il diritto di scegliere chi si possa esprimere e chi no”.
“Impedire ad una realtà giovanile di manifestare solo per paura delle sigle antifasciste – conclude la nota – significa ammettere l’impotenza dello Stato di fronte a questo metodo mafioso. Questo ‘ricatto dell’ordine’ pone qualsiasi realtà invisa alla sinistra fuori dai termini legali: ma se per seguire la giusta rotta ci vuole un atto di pirateria, allora sia la pirateria la rotta giusta”.
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