Sassari, 23 Ottobre – Questa sera i militanti del Blocco Studentesco Sassari hanno affisso striscioni e manifesti fuori dall’Università per ribadire la decisa opposizione del movimento in merito al corso di Teorie di genere e queer istituito per la prima volta nel 2023 tenuto dall’attivista Lgbt Federico Zappino.

“Si tratta dell’ennesimo attacco all’istruzione, portato avanti da coloro che supportano una propaganda totale incentrata su giovani studenti, i quali si trovano assediati oggigiorno da un’assillante campagna mediatica e scolastica che mira alla cancellazione dell’identità e della famiglia, in una Sardegna che a livello universitario vanta già numerosi problemi strutturali, e che proprio nel 2024 sta riscontrando un notevole calo degli iscritti dovuto in parte al crollo demografico, oltre che all’aumento del costo degli affitti per gli studenti fuorisede, che sono sempre più insostenibili.”

“Per quanto riguarda invece i numerosi problemi che attanagliano l’Università di Sassari -afferma in una nota il movimento- l’Ateneo risponde istituendo un corso completamento superfluo ed inconsistente che rappresenta un becero tentativo di rieducazione da parte di una determinata categoria politica e ideologica, per instillare sempre di più nei ragazzi quelle teorie queer e gender completamente fuori luogo, dedicandogli uno spazio sempre più grande nella società. Non è da ignorare nemmeno la presenza di testi come Elementi di critica omosessuale di Mario Mieli, in cui si sdogana liberamente la pedofilia. Tutto questo realizzato e finanziato con soldi pubblici.”

“Non ci sarà nessun compromesso -continua la nota del movimento- con chi vorrebbe rendere le scuole e le università degli avamposti per la propaganda lgbt. I militanti del Fulmine Cerchiato saranno sempre dalla parte di un’istruzione libera e pensante che sia funzionale alla formazione di menti e della classe lavoratrice del domani.”