Roma, 13 aprile – Si è conclusa sabato pomeriggio la manifestazione del Blocco Studentesco che ha sfilato nel centro di Verona contro la Riforma Valditara. Il corteo è stata anche un’occasione di solidarietà ai movimenti europei colpiti dalla repressione e ai popoli in lotta per la propria esistenza.
In 500 al corteo del Blocco Studentesco
“Studenti e militanti da tutta Italia hanno deciso di far sentire la propria voce contro l’ennesimo passo verso l’aziendalizzazione della scuola. È stata un’occasione per tracciare il percorso rivoluzionario di una gioventù che non vuole più saperne dei feticci di destra e sinistra ma intende lavorare sulla gioventù per arrivare ad un nuovo modello di scuola, d’Italia e d’Europa. Ancora una volta le nuove generazioni sono chiamate ad uscire dai vicoli ciechi della globalizzazione per incarnare un nuovo senso di giustizia sociale e di nazionalismo europeo. Dalla scuola può e deve partire questa nuova avventura: gli studenti devono essere protagonisti di questa storia e far valere il proprio peso negli organi collegiali come nelle strade. Mentre l’oscurantismo europeo reprime le forze giovani del mondo identitario dall’Italia vogliamo lanciare un grido forte e chiaro: non siete soli nella lotta. La marcia è appena iniziata”.
Perchè abbiamo marciato
“Abbiamo marciato – dichiara la sezione Veronese del movimento – contro questa politica che sta distruggendo la scuola privatizzandola di fatto. Abbiamo marciato per i popoli che lottano quotidianamente per difendere la propria esistenza. Abbiamo marciato per una rivoluzione europea! Europa, Partecipazione, Rivoluzione vuol dire che il destino della gioventù italiana deve essere nazionale, sociale ed europeo; di impegno attivo nelle scuole e in politica per un sindacalismo studentesco coraggioso; rivoluzionario perché ha l’ambizione di cambiare il mondo.
Blocco Studentesco
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