Roma, 20 marzo – La riforma degli istituti tecnici e professionali promossa dal ministero a guida Valditara è l’ennesimo passo verso una scuola settaria, in cui gli studenti saranno sfruttati in alternanza scuola-lavoro mentre i privati guadagneranno più soldi.
L’azione di questa mattina al Ponte della Musica e le decine di striscioni apparsi in tutta la città, vogliono ribadire ancora una volta che il nostro movimento vuole una scuola veramente pubblica, in cui lo studente non è considerato un numero, ma parte integrante di un processo educativo e culturale indispensabile, anche per quella che sarà la specializzazione professionale.
Continuando a tagliare fondi alla Scuola e all’Università il risultato sarà un continuo rincaro dei costi per le famiglie in fase d’iscrizione, favorendo di fatto abbandono scolastico ed emigrazione post laurea. Sulla scuola serve un intervento decisivo ed espansivo: rimettere al centro lo studente fuori dalle logiche liberiste del mercato è il primo passo per rifondare la scuola intorno ad un perimetro di difesa sociale e nazionale contro le speculazioni dei grandi capitali finanziari. Basta svendita, è ora di costruire.
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