Di Luca
Finalmente arrivato, cinque ore e trenta stancanti di treno. Fra 20 minuti ho appuntamento con il proprietario di casa per rinnovare il contratto di affitto. Da 250 lo ha alzato a 300 al mese. Chiedo spiegazioni e mi parla di una “nuova tassa” e di ”inflazione”. Per una doppia in periferia mi sembra davvero troppo. Ad ogni modo non ho scelta, a meno non si trova niente al giorno d’oggi… Manco fosse in una bella zona poi. Ieri sera dei nigeriani hanno accoltellato un sedicenne qua sotto per rubargli il cellulare, lo ho letto su Facebook in una di quelle pagine tipo “città today”. Sopra di noi c’è un appartamento in cui abitano alcune ragazze, a volte ci chiamano per andare a gettare la spazzatura perché da sole non si arrischiano.
Sistemo le mie cose e faccio conoscenza con il nuovo compagno di stanza, un tipo un po’ strano ma sembra a posto. Spengo la luce, tempo zero sono nel mondo dei sogni.
Ore 8:00, suona la sveglia. Mi stropiccio gli occhi, vorrei dormire ancora ma il dovere chiama. Mi alzo dal letto, prestando attenzione a non svegliare il mio coinquilino che dorme a pochi centimetri dal mio letto. Schivo un paio di scatole piene di libri appoggiate nel pavimento, nell’armadio non ci sta tutto e ci siamo arrangiati cosi. Mi accingo verso la porta del bagno: “occupato!” E’ uno degli inquilini della stanza affianco. Ogni volta che entra nel bagno lo presidia tenacemente, quando c’è lui dentro anche farsi una pisciata diventa una impresa titanica.
Conquistato il trono di porcellana, mi lavo in fretta e furia, già hanno bussato due volte per entrare gli altri ragazzi. Riempio lo zaino dei libri che mi servono per la lezione di oggi. Li ho pagati un occhio della testa, spero almeno di usarli quest’anno… Ogni volta la stessa storia, libri su libri e poi ogni professore vuole che studiamo dalle sue dispense e dai suoi PDF.
Che poi, potessi prenderli usati degli studenti del corso precedente sarebbe bello peccato che per quest’anno i professori vogliono l’ultima edizione!
In poche parole spendiamo centinaia di euro per leggere le stesse cose scritte con un font diverso.
“Le vecchie edizioni non si possono usare! La didattica è sempre in aggiornamento, hanno aggiunto schemi e mappe concettuali bla bla bla…” quante puttanate mi tocca sentire! Io so soltanto che mi avrebbero fatto comodo 300€ in più nel portafoglio, erano almeno quattro serate coi ragazzi!
Prendo l’autobus, in ritardo ovviamente. La corsa è sempre stracolma a quell’ora mi faccio strada fra la gente e prendo posto in piedi nel mio mezzo metro quadrato. Dopo 25 minuti di supplizio arrivo in stazione. Devo rifare l’abbonamento dell’autobus, mi metto in fila allo sportello. Arriva il mio turno: “Sono 330€” esorta l’impiegato della azienda di trasporti. Fantastico! 30€ in più rispetto all’anno scorso… Tuttavia il servizio mi sembra faccia schifo uguale.
Mi incammino, per la facoltà sono altri 20 minuti a piedi.
Finita la lezione, si è fatta ormai l’ora di pranzo. Hanno aperto un chioschetto proprio qui vicino. Prendo un panino con la cotoletta, patatine, una coca cola ed una bottiglietta d’acqua. Menu studente: 15€. Di questo passo a fine settimana ci arrivo col cazzo…
Vado a fare la spesa un po’ di carne, qualche pacco di pasta, verdure, sughi pronti e merendine. Leggo lo scontrino e mi viene un mancamento. Cosi se ne vanno gli ultimi spicci che mi ero tenuto per farmi una bevuta con i miei amici sabato sera. Amen sarà per la prossima…
Devo trovarmi un lavoro se voglio continuare a studiare, i miei ce la stanno mettendo tutta per aiutarmi, hanno dato fondo ai risparmi. A causa dei decreti del governo durante la pandemia di covid mio padre ha dovuto chiudere il ristorante e da quel momento nulla è più come prima. Il ristorante non c’è più ma il mutuo della casa che avevano appena comprato i miei si ed alla banca poco importa, i soldi li vuole lo stesso.
“Cercasi Cameriere” mi appare come manna dal cielo la scritta sulla vetrina di un ristorante lungo la strada per tornare a casa. Prendo il numero di telefono, li contatto ed inoltro il mio curriculum via mail. Il colloquio è fissato per martedì. Contratto part time, ma alla fine lavoro 8 ore al giorno, anche di più il resto me lo danno in nero e per tutte le ore che faccio in più non mi entra un euro di straordinario. Ho fatto i conti ed alla fine non prendo più di 5,50€ l’ora. E poi si lamentano che i “Giovani non hanno voglia di lavorare”, e grazie al cazzo vorrei aggiungere!
Con il nuovo lavoro non mi resta molto tempo per studiare… ho già ridato due esami e non penso di riuscire a laurearmi per quest’anno, sicuramente le cose le andranno per le lunghe e finirò fuoricorso. L’altro giorno camminando per strada un ragazzo mia ha allungato un volantino con su scritto “Fa ciò che vuoi”. Sono un gruppo di studenti che vuole cambiare le cose. Di certo così non si può più andare avanti. Hanno un pub in centro città, credo passerò a bermi una birra da loro questo fine settimana.
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