Roma, 28 giugno – Il gruppo romano del fulmine cerchiato, la scorsa notte, ha voluto affiggere per tutta la città degli sfottò contro la decisione di Figc e Piantedosi di vietare il numero 88 perché chiaro riferimento di nazismo e antisemitismo.
Una decisione idiota che secondo il movimento nasconde la volontà di punire il tifo organizzato – di qualsiasi colore – e che rischia di dare strumenti repressivi alle società in nome di un nemico immaginario, ovvero l’antisemitismo negli stadi.
“Non capiamo perché Piantedosi – inizia la nota del movimento – si sia prestato a questa stupida sceneggiata repressiva: un numero da circo in piena regola. Per questo abbiamo voluto affiggere delle magliette che raffigurassero altri numeri a rischio censura per i loro chiari e popolari riferimenti (dal sessuale ’69’ allo sfigato ’17’), proprio per sottolineare l’idiozia che si cela dietro decisioni del genere, che individua in due cifre un nemico e soprattutto una paura: l’antisemitismo lo stanno portando loro dentro gli stadi imponendo codici etici e regolamenti che aiuteranno a creare il mostro mediatico”.
“Un’idiozia – continua – che infatti rischia di essere un piede di porco della repressione politica dentro gli stadi: dal vietare gli 88 al sanzionare le braccia tese il passo è breve. Peccato si tratti, per l’appunto, di stadi. Poi a chi toccherà? Alle magliette nere (o quelle rosse)? Perché perseguire quest’agenda ‘sinistra’, che potrebbe essere stata dettata da un Berizzi qualunque, invece di tutelare il tifo genuino, anche quello più appassionato? Il Qatargate ci ha dimostrato che nel calcio i veri nemici sono le speculazioni che si nascondono dietro il grande introito che ne deriva, non di certo i gruppi più o meno schierati politicamente”.
“Piantedosi è una patetica imitazione dei precedenti governi – conclude la nota – e ci conferma una volta di più che le agende di repressione sono sempre le stesse, a prescindere dal colore del Governo in carica”.
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