Brescia, 4 marzo – “Le vostre intimidazioni mafiose non fermeranno la gioventù ribelle!” questo il testo dello striscione affisso nella notte dal Blocco Studentesco per protestare contro l’atteggiamento mafioso del dirigente scolastico dell’Istituto Castelli.

“In questi giorni – inizia la nota del movimento – il dirigente scolastico dell’Istituto Castelli ha diffuso nell’istituto falsità sul nostro movimento e lanciato intimidazioni nei confronti dei nostri militanti. Ancora una volta professori e dirigenti approfittano della loro posizione per indottrinare gli studenti e minacciare ripercussioni per chi non si allinea: informiamo lor signori che fare politica non è ancora reato. Nemmeno se chi la fa non la pensa come loro”.

“Dalle cattedre e dai loro uffici – prosegue la nota – minacciano ripercussioni legali verso i nostri militanti, ‘colpevoli’ di aver portato volantini dentro l’istituto. Ecco lo stato di salute della democrazia italiana: puó capitare che se fai politica dentro scuola ti ritrovi a subire pressioni e minacce tramite interfono, come se la scuola fosse il loro personale mandamento/gulag. Dopo la circolare diffusa dalla preside del ‘Leonardo Da Vinci’ di Firenze l’antifascismo burocratico si palesa ancora come un metodo mafioso che intende allontanare I giovani dalla politica ed attaccare impunemente chi non si allinea al pensiero unico antifascista”.

“Gli atteggiamenti mafiosi della preside – conclude la nota – non fermeranno la nostra attività al fianco degli studenti che lottano per il loro futuro. Alternanza scuola-lavoro, edilizia scolastica, caro libri: sono queste le battaglie che portiamo avanti per gli studenti. Se qualcun pensa di poterci spaventare sbaglia di grosso!”.