di Bologna

Il politicamente corretto è ormai imposto ad ogni prodotto dei nostri mass media come una sorta di pregiudiziale senza la quale non è possibile lavorare e, ovviamente, il mondo di Star Wars assoggettato alle logiche della grande Disney non fa eccezione a questa tendenza.

Ecco perchè l’attrice Gina Carano, interprete di Cara Dune ovvero di un importante personaggio delle prime due stagioni della serie televisiva “The Mandalorian”, è stata  licenziata in tronco dalla produzione nel 2021 per le sue opinioni esternate in alcuni post sui social a sostegno di Donald Trump.

In questa terza stagione sulle avventure del Mandaloriano e del suo giovane amico Grogu dunque, non potremo vedere la cazzuta Cara Dune, soldatessa delle forze speciali della ribellione, che pure si era distinta per diverse sequenze decisamente rilevanti fin dai primissimi episodi dell’esordio di questo prodotto targato Star Wars.

Ex-atleta nelle MMA, Gina non le ha mai mandate a dire ed ha sempre esternato le sue opinioni politiche sui social, parlando apertamente contro i sistemi “oligarchici” dei grandi del pianeta o contro le repressioni politiche subite negli USA dagli elettori di destra. Dopo aver subito svariate critiche dai rancorosi nerd in salsa DEM, tra cui quella di essere negazionista dell’Olocausto o di essere transfobica, è stata infine liquidata da Disney, cosa che in realtà conferma proprio quella repressione culturale in atto che Gina ha sempre condannato.

La notizia è tornata alla luce della cronaca proprio in questi giorni dal momento che ai produttori della serie è stata posta la scomoda domanda sul futuro del personaggio di Dune, a cui gli spettatori si erano comunque decisamente affezionati. I dirigenti Disney hanno glissato, facendo in parte intendere che il mondo di Star Wars è vasto e che, sebbene il personaggio di Cara Dune continui a farne parte ufficialmente, non è detto che riceverà altri spazi sui media televisivi in modo tale da lasciare posto a personaggi nuovi. Insomma, riprendere Gina Carano non s’ha da fare!

Un vero peccato, considerando la caratura recitativa dell’attrice ed il grande spazio che si era ritagliato il suo personaggio nel cuore dei fan di Star Wars. La soldatessa tosta e cazzuta, pronta a difendere con lealtà i propri amici e ad affrontare ogni sfida per i propri compagni d’arme, non vedrà probabilmente più la luce dei grandi schermi.

Resta da vedere quanto queste soluzioni drastiche e totalmente politicizzate da parte delle industrie dello spettacolo diano però i propri frutti a livello economico. Certo, Star Wars è un grande universo e un grande brand, ma giocando troppo con le corde del politicamente corretto si corre il rischio di risultare terribilmente noiosi ed ipocriti, perdendo la fidelizzazione di quegli spettatori terribilmente affezionati alle saghe della galassia lontana lontana, ma che non si piegano al pensiero unico.