Di Bologna
È vero, vi abbiamo abituato negli ultimi mesi con storie e miti della tradizione greca e romana, ma non dobbiamo dimenticare le enormi influenze nordiche che hanno caratterizzato l’evoluzione del nostro popolo. A partire dai Goti, fieri oppositori dei Romani d’Oriente di Giustiniano, per arrivare poi ai Longobardi e ai Franchi, l’Italia ha assimilato nelle sue tradizioni e nel suo sangue anche una forte componente norrena.
Si, tutta questa introduzione per dire che oggi siamo ben lontani dall’Olimpo perché parleremo di Ullr, il dio norreno della caccia e degli sci.
Di Ullr sappiamo molto poco, in quanto non ci sono state trasmesse numerose storie su questa divinità quanto quelle su i ben più famosi Odino, Thor o Loki.
Sappiamo però che era un Aesir, divinità celesti e solari, prima contrapposte e poi unitesi invece ai Vanir, divinità della Natura. Ullr era figlio di Sif, che in seguito divenne la moglie di Thor; egli è dunque il figliastro del tremendo dio del tuono.
Sicuramente fu una divinità molto popolare nelle gelide terre della Scandinavia, anche nell’era pre-vichinga. Gli vennero attribuiti soprannomi dal significato di “Dio cacciatore” o “Dio dell’arco” o ancora “Dio sciatore”. Signore dell’Inverno infatti, Ullr era un formidabile arciere e l’inventore degli sci.
Strumenti creati dall’osso degli animali cacciati, sicuramente un riferimento alla forte arcaicità del suo culto, gli sci di Ullr gli permettevano di coprire le grandi distanze delle distese gelate del Nord Europa.
Lo sci a cui si fa riferimento è però quello da fondo, ossia l’unico che si praticasse nei paesi Nordici in età pagana.
Patrono degli arcieri, Ullr era dunque anche una divinità battagliera, forte e possente come il patrigno Thor ma con l’eleganza e la luminosità di un aggraziato tiratore solare. Anche nel mito nordico ritroviamo quindi un forte legame con la nostra terra e con le pratiche che svolgiamo magari inconsapevolmente ogni giorno.
Chi si diletta con gli sci sui nostri bei monti, o chi da adulto o bambino ha avuto il piacere di scoccare qualche freccia con un arco nel giardino o nei campi dietro casa, sicuramente non potrà trattenere un sorriso al pensiero che Ullr in persona potrebbe avergli lievemente toccato la spalla per benedirlo durante una di queste pratiche.
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