Lunedì 12 dicembre – Il Blocco Studentesco dà il via all’autogestione nell’I.I.S.S. Ezio Vanoni di Nardò in segno di protesta contro i gravi problemi strutturali dell’istituto e il totale disinteresse verso le iniziative degli studenti.
“È inammissibile – riferiscono in una nota i rappresentanti di istituto – che gli impianti di riscaldamento risultino, come ogni anno, ancora non funzionanti. Esiste per legge un limite entro il quale gli impianti devono essere revisionati ed eventualmente riparati, proprio per poter essere in grado di far fronte alle difficoltà causate dalle basse temperature, ma, a quanto pare, per chi di dovere questo pare non avere nessuna importanza.”
“Negli ultimi anni poi – continua la nota – abbiamo assistito agli investimenti dei fondi pubblici più impensabili (banchi e sedie a rotelle, tanto per citarne uno tra tutti), ma sulle strutture scolastiche quanto è stato speso? Siamo stanchi di dover vivere con l’ansia che un pezzo di soffitto possa crollarci in testa da un momento all’altro. Ci siamo quindi mobilitati per creare una raccolta di foto dei principali problemi strutturali del nostro istituto e parliamo di: infiltrazioni di acqua e umidità; crepe di notevole entità; fuoriuscita di travi e barre di armatura; crollo di intonaco e piastrelle.”
“Serve che si verifichi, come al solito, un disastro per far sì che qualcuno possa interessarsi a questa situazione?”
“In ultimo, nelle scorse settimane – conclude la nota – abbiamo presentato alla presidenza la richiesta per poter organizzare la Settimana dello Studente, ovvero una settimana caratterizzata da attività alternative alle normali lezioni scolastiche. Richiesta che è stata, ovviamente, ignorata. Da studenti, riteniamo che la scuola vada vissuta a 360° e non debba essere un semplice riflesso del programma ministeriale. Non possiamo fare a meno di chiederci quale sia il problema nel dedicare una settimana in cui alle lezioni scolastiche si alternano conferenze (e quindi formazione a tutti gli effetti) e sport?”
“Pretendiamo delle risposte e delle risoluzioni a questi problemi, perché non ce ne staremo fermi a guardar andare via questi anni. Noi, come Blocco Studentesco, siamo e saremo sempre in prima linea per i diritti degli studenti. Non chinare la testa, STUDENTE INFURIATI!”
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