Milano, 11 novembre – Si è svolto questa mattina un volantinaggio informativo dei militanti del Blocco Studentesco presso il Liceo Virgilio di Piazza Ascoli, dove alcuni membri del collettivo antifascista hanno provato ad alzare la tensione.

Questi soggetti sono settimane che spingono sull’acceleratore della tensione politica, miracolosamente redivivi dopo la vittoria elettorale del centrodestra. Post inneggianti alla violenza, addirittura cartelli che parlano di fascisti morti, non trovano però riscontro quando la realtà irrompe al posto di instagram.

“Stamattina – inizia la nota del movimento – alcuni soggetti che pensano di fare resistenza nelle scuole hanno cercato di impedire il nostro volantinaggio, sfogando la propria frustrazione sui nostri manifesti e tentando di strappare dalle mani dei nostri ragazzi il materiale informativo. Un gesto che non siamo disposti ad accettare e che ha trovato una fulminea risposta: chi crede di poterci usare come capro espiatorio delle proprie isterie deve sapere che la realtà è diversa dai social, e ad ogni azione corrisponde un’altra azione”.

“Il Collettivo Autonomo Virgilio – continua la nota – si è reso protagonista, ovviamente, del solito piagnisteo sull’aggressione fascista, rimbalzato subito sui giornali come un terribile scontro. Invitiamo chi si riempie la bocca di slogan violenti e resistenziali a fare meno baccano e dedicarsi ai reali problemi degli studenti, con proposte concrete che mettiamo a disposizione con i nostri volantini. Continuare a costruire la propria identità sull’antifascismo è sintomo di cervelli vecchi e poche idee”.

“Il Blocco Studentesco – conclude la nota – fa sindacalismo nelle scuole dal 2006, senza padroni e padrini di partito. Non siamo moderati. Siamo volontari. Il nostro materiale è sacro perché frutto del nostro impegno ed autofinanziamento. Nessuno può pensare di sfregiarlo impunemente o addirittura credere di poter stabilire il campo della nostra agibilità politica. Lo abbiamo già detto e lo ripetiamo: non cederemo mai un passo all’antifascismo”.