di Michele

Berlusconi prepara il suo ritorno”, così titola Politico la sua intervista al leader di Forza Italia. Ma l’impressione è che Berlusconi non se ne sia mai andato, con quell’incredibile vizio della destra italiana di saper vincere la battaglia elettorale e immancabilmente perdere la guerra politica.

Dopo il messaggio in più lingue di Giorgia Meloni per assicurare che con Fratelli d’Italia al governo non ci sarà nessuna “svolta autoritaria”, adesso è il turno di Berlusconi di rasserenare gli animi della stampa estera. Il Cavaliere rimarca il fatto che la coalizione, cui fanno parte Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, sia una coalizione di centrodestra che “non ha nulla a che fare con i movimenti estremisti di altri paesi”. Nel fare ciò ricorda il posizionamento atlantista e liberale suo e della coalizione, sostenendo di essere “pro-Europa, pro-Nato, con la democrazia liberale come nostro unico punto di riferimento”. Anzi, secondo Berlusconi a mettere in discussione i valori occidentali sarebbe la sinistra, alleata con il Pd, che ha votato contro l’adesione alla Nato di Svezia e Finlandia.

Per avvalorare la propria tesi, il presidente di Forza Italia ricostruisce la fine del governo Draghi, allontanando le responsabilità del proprio partito sulla sua caduta: “Avremmo preferito che il governo Draghi avesse continuato fino alla naturale fine della legislatura con le elezioni nel 2023… Ciò non è stato possibile per il comportamento irresponsabile dei Cinque Stelle e delle manovre ambigue dei Democratici. Perciò, non c’era altra soluzione che restituire il voto al popolo”. Berlusconi non risparmia nemmeno Putin, di cui si dice “profondamente deluso”, in quanto “la Russia attaccando l’Ucraina ha violato il diritto internazionale e portato una dolorosa guerra nel cuore d’Europa”.

Insomma, il Berlusconi che parla a Politico sembra un Berlusconi pieno di costernazione, in eccesso di scuse e giustificazione. Di certo non avevamo bisogno delle sue parole per accorgersi che le accuse apocalittiche di Letta e compagni sono semplicemente false o che il mondo non finirà se la destra andrà davvero al governo. Anzi, chi sembra più credere alle fandonie della sinistra è proprio la destra, che non perde occasione per autoflagellarsi e preparare la propria sconfitta.