Di Clara

Elvis il film, diretto dal regista Baz Luhrmann, racconta la vita di uno degli uomini più importanti della musica americana ma non solo, re ed icona di quegli anni, relazionandolo anche al rapporto complesso con il suo manager, il colonnello Tom Parker. Purtroppo nel film non si vedono le scene originali, anche se le riproduzioni sono molto simili sia nei vestiti che nei luoghi, e soprattutto, la più grande pecca, è che le canzoni non sono cantate da Elvis. Forse per una questione di diritti non concessi, ma questo non permette di mettere la sufficienza al film.

Elvis Presley raggiunse un livello di celebrità unico, senza precedenti, tutto questo senza mai oltrepassare i confini nazionali, se non per l’addestramento militare al quale venne obbligato a prendere parte. Fu infatti la Grafenwoehr Training Area l’unico luogo oltreoceano che conobbe il cantante, il quale è conosciuto oggi per essere la più vasta area di addestramento dell’esercito americano in Europa e dove passò varie settimane di addestramento sia nel 1958 che nel 1960. Nonostante gli fosse stato offerto di fare il “servizio speciale”, esibendosi solamente per le truppe, Elvis decise di essere un militare come gli altri, cercando di non ottenere privilegi e guadagnandosi il rispetto degli altri commilitoni.

«La gente si aspettava che mi mettessi nei guai in un modo o nell’altro»

ha detto Elvis, spiegando la sua decisione durante un’intervista con la Armed Forces Radio and Television Services Network. In effetti, a quanto emerge anche dal film, l’arruolamento era una sorta di punizione del suo agente affinché il re del rock’n’roll e del rockabilly avesse una disciplina ferrea e non si decontrasse in varie perdizioni, come ad esempio le sue accanite fan ed altri collaboratori che gli ronzavano attorno.

«Credevano che non ce l’avrei fatta, e io ero deciso a fare di tutto per provare il contrario, non solo alle persone, ma anche a me stesso».

Nato da un’umile famiglia del Mississippi, visse a Tupelo in un quartiere periferico di prevalenza afroamericana, dal quale ottenne le sue influenze artistiche che poi plasmò per ottenere questo successo mondiale. Il suo sogno era quello di poter, da grande, sostenere le spese familiari e soprattutto della madre, la quale morì però nel 1958.

Ciò che amò probabilmente più del palcoscenico, dei fan e della moglie, era la figlia Lisa Marie, con la quale ebbe un ottimo rapporto fino al giorno della sua morte. Ciò però non fu evidentemente abbastanza dato che già dal suo periodo in Germania come militare iniziò ad abusare di farmaci e infine, quando la moglie decise di divorziare, iniziò il declino del Re, il quale si spense a soli 42 anni probabilmente da una malattia autoimmune.

Sulla verità in merito alla causa della sua morte infatti aleggia ancora il mistero, in quanto la famiglia volle secretare il risultato dell’autopsia. Sarà necessario attendere fino al 2027, quando saranno passati cinquanta anni dal tragico evento.

Il film racconta quindi non solo la storia di un’icona mondiale, probabilmente irripetibile ed indimenticabile, ma quella di un ragazzo proveniente da una famiglia umile e pieno di sogni, tormentato però dal successo e dall’amore dei suoi fan.