Di Luca

Pochi giorni fa è venuto a mancare un importante personaggio per la nostra area, il cesenate Bruno Tomasich. Un uomo non abbastanza conosciuto che ha però fatto della sua esistenza un esempio di fede e sacrificio, dalla militanza politica al campo scientifico in cui è riuscito ad eccellere.

Bruno nasce a Cesena il 7 settembre del 1929 da una famiglia di origini dalmate crescendo nel vivo dell’Italia fascista, della quale conserverà piacevolmente le memorie che riporterà nei suoi libri, come preziose testimonianze.

A soli 15 anni scappa di casa per arruolarsi nei Gruppi di Azione Giovanile (G.A.G.) Onore e Combattimento della Repubblica Sociale Italiana.

Nel dopoguerra si schierò con le Squadre di Azione Mussolini, gruppi di reduci della RSI che si occupavano di volantinaggi e propaganda anti-partigiana, già pochi mesi dopo il termine del conflitto. Per la sua presa di posizione fu processato nel 1947 a Venezia per tentata ricostituzione del Partito Fascista. Fu poi assolto per insufficienza di prove.

Questo non farà altro che alimentare la sua fede politica e dal 1949 al 1951 Segretario provinciale giovanile del Movimento Sociale Italiano a Verona, dirigente G.U. San Marco a Padova, Segretario Provinciale giovanile a Napoli 1953 e Componente Direzione Nazionale Giovanile 1954.

Nei difficili anni ’70 sarà lui a Roma ad aprire e dirigere le sezioni politiche di Montesacro e Talenti affiancandole a quella di Tufello, sezioni che subirono oltre 30 attentati in quegli anni.

Attentati e minacce che non mancarono anche nei suoi confronti: macchina incendiata e scritte minatorie sotto casa.

Nonostante ciò Bruno se ne fregava e continuava nella sua lotta contribuendo, oltre che con la sua presenza, economicamente per le varie sezioni.

Ad una coraggiosa e ardente militanza politica, Tomasich affiancherà un brillante percorso di studi e carriera scientifica.

Nel 1954 a Napoli conseguirà la prima laurea in chimica industriale e dirigerà negli anni seguenti uno stabilimento chimico per la produzione di gas tecnici (utilizzati per diversi processi e settori dell’industria) a Roma e ne avvierà altri due a Monteprandone e Sermoneta.

La sua attività intellettuale troverà terreno fertile nel campo scientifico oltre che in quello politico ed in diversi libri riuscirà ad unire le due cose, citando scoperte e teorie e miscelandole alla politica la quale condivide con la scienza, come con ogni altro aspetto della vita umana, un legame imprescindibile.

Fra questi spiccano libri molto attuali quali “Necessità dell’entropia – ovvero l’illusione dell’energia pulita”. Una critica alle energie rinnovabili che non sono in grado di soddisfare il fabbisogno energetico attuale e descrive come bisognerebbe volgere lo sguardo al nucleare, più pulito e meno impattante dal punto di vista ambientale, senza mai però abbandonare la ricerca scientifica per nuove fonti di energia.

Molti altri scritti riguardano nuove tecnologie con l’impiego dei gas tecnici e speciali in tutte le possibili applicazioni anche mediche, chimico-farmaceutiche, ecologiche e scientifiche.

Bruno ha inoltre collaborato a suo tempo con le Officine Galileo alla realizzazione per la Compagnia Industriale Aerospaziale di via Salaria in Roma del simulatore per la costruzione del primo satellite di telecomunicazione nello spazio.

Ha realizzato impianti presso centrali Enel compreso la nucleare di Latina, nelle principali industrie chimiche, farmaceutiche, metallurgiche, alimentari, della piscicoltura, della refrigerazione e nel settore medicale ed ecologico. 

Nel 1992 è andato in pensione, padre di 6 figli, per dedicarsi alla famiglia.

Si è iscritto nel 1997 alla Facoltà di Scienze Biologiche della Sapienza di Roma laureandosi nel 2002 con 110 e lode in Biologia Molecolare con tesi sperimentale in Neurologia, presso i Laboratori di ricerca dell’Università Tor Vergata.

Continua in questi anni con la pubblicazione di libri che spaziano dalla scienza alla politica (ne scriverà altre 40) sino agli ultimi giorni dando prova di fede e perseveranza.

Una vita dedicata all’idea senza mancare però di eccellere in quello che era il campo scientifico nel quale è riuscito a distinguersi.

Pochi giorni fa se ne è andato lasciandoci il dono di una storia ed un esempio che è nostro minimo dovere conoscere ed onorare, volgendo a lui un ricordo.