di Saturno

L’eco degli avvenimenti bellici in Ucraina ha scatenato in Italia un tifo da stadio come se si trattasse di una partita di calcio e non di una guerra.

Ora, lasciamo perdere individui come gli europeisti, le femministe, gli attivisti LGBT ed altri sottogeneri di disadattati, ovvero persone che supportano l’Ucraina non tanto per vicinanza verso il suo popolo ma piuttosto per inimicizia verso la Russia e verso Putin, elevato a una sorta di mostro che è nemico di tutto ciò che di bello c’è nel mondo.

(A tal proposito vi consiglio di recuperare questo mio precedente articolo: https://www.bloccostudentesco.org/2022/03/11/bs-ipocrisia-masse-occidentali-invasione-russa/)

Detto ciò, l’ipocrisia di queste persone è già cosa nota, il problema è che l’ipocrisia si sta dimostrando presente anche in chi si dice patriota. Ad esempio sotto i commenti degli articoli di giornale che riguardano notizie di soldati ucraini mi è capitato di vedere idioti vomitare odio e auguri di morte dal proprio divano di casa col culo parato e al caldo, verso chi a torto o ragione sta in trincea a combattere e rischiare la vita.

Essi se la prendono con gli ucraini dicendo che stanno combattendo solo per fare gli interessi degli Stati Uniti e di Zelensky che è una loro marionetta. È vero che gli Stati Uniti sono stati la nazione più degenerata e guerrafondaia della storia contemporanea, è vero che la Russia col tempo è stata accerchiata dalla soffocante presenza della NATO, è vero che la Russia sta facendo solo quello che gli USA hanno fatto per decenni. Ma il problema dei ragionamenti in merito a questa questione è che si tende ad escludere il punto di vista ucraino.

Si giustifica la questione dicendo che la Russia dal suo punto di vista avrebbe avuto ragione a far scoppiare la guerra, ma guardiamo la questione dal punto di vista ucraino. Sono anni che gli ucraini sopportano le prevaricazioni russe (e non viceversa), ed ora si sono anche ritrovati direttamente in guerra con la Russia che ha iniziato a bombardarli, con Putin che afferma di farlo per “denazificare” il loro Paese.

Immaginate se domattina un qualche Paese dichiarasse guerra all’Italia, bombardandola e invadendola, giustificando la cosa dicendo di farlo per “denazificarla”. Se in un contesto del genere qualcuno che di definisce patriota si rifiutasse di andare a combattere dicendo qualcosa del tipo «Di Maio, Letta e Salvini sono dei coglioni e non vado a morire per loro», oppure «l’Italia è controllata dagli Stati Uniti, non ci vado a morire per Biden», esso si può definire veramente un patriota?

Zelensky è un coglione, e quindi? Ve lo immaginate se i nostri nonni si fossero rifiutati di andare a combattere nella Grande Guerra dicendo che al governo ci stavano i coglioni? La Patria è la lingua che si parla, la propria cultura, la propria storia, la propria nazione, la propria etnia, la propria famiglia e i propri connazionali, ed è per questo che gli ucraini stanno combattendo, non per Zelensky o per gli USA.

Secondo questi geni che vomitano odio su chi sta difendendo la propria Patria da un’invasione, cosa dovrebbero fare gli ucraini? Guardare le proprie case bombardate e dire «eh vabbè però gli americani in Iraq…»? L’imperialismo americano fa schifo come ogni altro imperialismo, Israeliano, Russo o di chicchessia. L’Ucraina si è trovata tra l’incudine e il martello di due superpotenze rivali ed ha tutto il diritto di difendersi da chiunque la attacchi per toglierle l’indipendenza e/o pezzi di territorio nazionale. Se gli USA fanno guerre imperialiste, questo non giustifica l’imperialismo di altri stati.

Vedere in Italia atlantisti pro-nato e pro-UE scannarsi (a parole) con i filo-russi è come vedere due schiavi che, davanti a un terzo individuo, si menano per rivendicarne il possesso per il proprio padrone.

Questa dicotomia Russia/USA, dove se non stai con uno significa che stai con l’altro, è una gran cazzata. Nella storia non ci sono buoni e cattivi, le cose sono più complesse di così. Ciò che chi si definisce patriota dovrebbe supportare è un’Europa che non sia preda di imperialismi di superpotenze extracontinentali, un’Europa indipendente che non sia terra di conquista. E per Europa non intendo l’UE – quella triste organizzazione sovranazionale che gli europei li fa litigare più che unirli – l’Europa sono i popoli che abitano nel vecchio continente, le loro nazioni, le loro bandiere e i loro sacri confini. È questo che dobbiamo supportare, un’Europa libera, non la Russia in funzione anti-americana o viceversa.