Di Tommaso
Non solo Capodanno. Il primo giorno del 2022 ha segnato anche l’inizio della Dakar numero 44, il raid più impegnativo ed emozionante al mondo, che per la terza volta si svolgerà sulle dune dell’Arabia Saudita.
Si, il percorso non è più l’originale, con partenza da Parigi e arrivo nella famosa città del Senegal, si è spostato a seguito delle ripetute minacce dei terroristi islamici – Al Quaeda su tutti – nel deserto sudamericano e da tre anni ha fatto ritorno nel continente africano, ma in Arabia Saudita e non più nel deserto del Sahara, ma questa gara ha saputo conservare il suo fascino e il prestigio.
Sono ben dodici le tappe, 300/400 km cronometrati che gli equipaggi dovranno affrontare quotidianamente nei giorni successivi – oltre ai tratti di trasferimento nel deserto – e un solo giorno di riposo.
I nomi al via sono di tutto rilievo, nelle auto il pluricampione di rally Sebastien Loeb, Carlos Sainz – ex rallysta e padre del pilota Ferrari Carlos Sainz jr – Mattias Ekström e “Mr Dakar” Stephane Peterhansel – vincitore di 14 edizione della Dakar, vinta sia in auto che in moto.
Fra i piloti che affronteranno la competizione su due ruote bisognerà tenere d’occhio Danilo Petrucci, che conclusa la sua avventura in MotoGP ha deciso di cimentarsi nel raid più famoso del mondo.
Avrà sicuramente gli occhi addosso il prototipo portato da Audi, la RS Q eTron. Il prototipo elettrico da 680 cv dotato di tre powertrain derivati dalla monoposto di Formula E: due Mgu (Motor Generator Unit) posti uno su ciascun assale che si occupano della motricità e una terza unità che agisce da generatore per contribuire alla ricarica della batteria. Quest’ultimo è un accumulatore che viene rifornito durante la marcia grazie all’azione di un range extender destinato solo a generare energia destinata alla batteria.
In parole povere l’Audi porta una macchina elettrica, ma nel deserto è difficile trovare colonnine di ricarica, e così hanno montato anche un motore “classico” usato nelle competizioni che funge da generatore per quello elettrico… siamo così sicuri che l’elettrico sia il futuro?
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