Di Sembe
Novembre 2021: nel nostro continente, affossato e malato da ormai troppo tempo, una nazione e il suo popolo tengono acceso il fuoco d’Europa che le attuali lobby apolidi dell’alta finanza cercano di spegnere in tutti i modi.
Quella nazione è la Polonia. L’11 novembre si è tenuta a Varsavia la Giornata dell’Indipendenza: questa festività, la più sacra e importante, ha portato a scendere ben 200.000 persone circa nelle piazze di tutto il Paese.
Cittadini di tutti i ceti sociali, comprese le forze armate (partecipando come liberi manifestanti e non come “servizio d’ordine pubblico”), hanno sfilato in una marcia che ha attraversato la città, iniziando con una maestosa torciata seguita poi dall’inno nazionale. Per mettere la ciliegina sulla torta, durante tutto ciò, il popolo polacco ha gridato forte e chiara la sua opinione sulla propaganda LGBT, arcobaleno e unicorni vari, ma i dettagli questo li lasceremo ai suggestivi video che si trovano online.
Le vie di Varsavia erano risplendenti dei colori della bandiera, hanno risuonato i canti dei patrioti e di partecipanti venuti da altre nazioni europee (compresa una delegazione del Blocco Studentesco).
Si ha marciato per la giornata dell’indipendenza della Polonia ma non solo questo: la bandiera polacca ha rappresentato non solo la lotta di questo popolo, ma la lotta per la libertà di tutti gli identitari europei, contro un sistema che tenta di distruggerci e farci diventare schiavi anonimi nel vuoto portato dalla modernità.
In tutto ciò, non si sono viste le repressive restrizioni del regime sanitario nostrano, il quale ci dicono sia il migliore del vecchio continente.
Di queste settimane è anche la notizia dell’emergenza migranti che il popolo polacco si trova ai confini di casa. Questa volta però hanno trovato una nazione che la dignità ce l’ha ancora (a differenza di chi ha Luigi di Maio come suo rappresentante per l’estero…) e non si lascerà sovrastare facilmente dal grande business destabilizzatore dell’immigrazione.
Questo oggi è uno dei pochi paesi europei che nonostante sia all’interno dell’Unione riesce a non farsi sopraffare dalla sua morsa economica avendo una moneta nazionale propria e dalle politiche migratorie già ben note anche in Italia.
La lotta della Polonia oggi è la lotta per la vera Europa.
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