Bergamo – 10 novembre “Follia è questa tua fobia, vedi tutto nero è il tuo unico pensiero”, questa la frase riportata sullo striscione firmato Blocco Studentesco Bergamo, affisso nei pressi dell’istituto Aeronautico Locatelli per esprimere solidarietà a seguito della pubblicazione di un video goliardico in cui i ragazzi cantano in maniera scherzosa “Duce Duce!” rivolgendosi al loro preside il giorno del suo compleanno.

“Da diversi giorni l’istituto Locatelli di Bergamo è al centro dell’attenzione sulla cronaca locale. – inizia la nota del movimento – È triste vedere tutto questo accanimento mediatico contro uno dei migliori istituti della provincia, la cui gestione è tutt’altro che discutibile, in quanto negli anni ha ospitato nel proprio corpo docenti alcuni fra i migliori insegnanti sia in ambito tecnico aeronautico che liceale e coreutico, basti pensare che ne ha fatto parte perfino la grande ballerina Carla Fracci. La voce degli studenti parla chiaro e si sentono solo buone parole sulla scuola”.

“Guardando i video è evidente che i cori siano stati fatti per pura goliardia, il tono era scherzoso, – confermano gli studenti – certamente nessun pericolo per la democrazia.  In questo periodo però risulta fondamentale spostare l’attenzione pubblica da temi ben più scottanti e i giornali sanno bene che non c’è niente di meglio della buona vecchia ‘trama nera’. Eccessiva anche la reazione da parte delle istituzioni e delle autorità che definiscono la loro fiducia come gravemente tradita. Per un coro goliardico fatto da qualche ragazzo si muovono persino i ministri rimasti zitti di fronte agli enormi sprechi davanti alla scuola pubblica al completo sbaraglio”.

“La vicenda è diventata anche un cavallo di battaglia per tutta la compagine antifascista bergamasca – conclude la nota – rimasta priva di ogni seria proposta politica. I sedicenti antifascisti locali ne hanno approfittato per organizzare un ridicolo presidio davanti all’Istituto denunciando di avere scoperto un covo di fascisti e di volerli cacciare dalla scuola.  Un cliché che non sorprende da coloro che necessitano del prefisso ‘anti’ per esistere e ci danno ogni giorno conferma di essere quantomai distanti dalle reali problematiche del paese. Agli studenti che si trovano oggi a fare da capro espiatorio per nascondere l’operato di questa classe dirigente, unico vero pericolo per l’Italia, va la nostra piena solidarietà a prescindere da qualunque appartenenza politica”.