di Alessia

Kiev è oggi la capitale della maternità surrogata, è qui infatti che hanno sede la maggior parte di agenzie cliniche che dominano questo enorme business. Ciò avviene perché nella gran parte dei casi l’assenza di un controllo serrato da parte del governo, consente alle società di operare illegalmente, sviando senza troppo intralci la legislatura.

In Ucraina, dunque, affittare un utero è a portata di clic e soprattutto, “economico” per gli standard della pratica.

BioTexCom è attualmente l’esponente di punta del commercio della maternità surrogata. L’azienda fornisce consulenza, assistenza e una gamma di pacchetti prezzo tra i quali scegliere. Dal più economico, introno ai 39 mila euro, al più costoso e cioè il pacchetto vip da 64 mila euro: compreso di appartamento lussuoso nel centro di Kiev, babysitter, domestica, e numero illimitato di tentativi per concepire il bambino.

Le madri surrogate, una volta affrontata la rigida selezione, non fanno altro che mettere a disposizione il proprio grembo che fornirà il “servizio” in cambio di denaro.

Nelle varie interviste fatte a queste donne, le ragioni che spingono a sostenere la scelta sembrano nascere tutte da un forte senso di altruismo, rendere felici coppie di genitori che vivono l’impotenza del non poter avere figli. La realtà, come sappiamo è invece un’altra, difatti questa “felicità” costa cara e garantisce alle gestanti un salario molto alto, immediata soluzione per fronteggiate gli eventuali problemi finanziari.

A fare questa scelta non sono fantocci, bensì donne senzienti e consapevoli, ragazze giovani e spesso con altri figli a carico, ad esse risulta necessario impartire una vera e propria educazione per sostenere ed evitare il naturale attaccamento biologico che si instaura con il bambino.

Per questa industria l’emergenza Covid è stata catastrofica per via dell’impossibilità di spostarsi tra paesi. Tante sono le aziende trovatesi in enorme difficoltà nel contrastare la situazione attuale, oltre 500 i bambini bloccati nelle agenzie private che praticano questo mercato senza morale.

In questi tempi di pandemia, al termine del mese di maggio del 2020, ha infatti suscitato enorme scandalo tra l’opinione collettiva il video reso pubblico in rete dell’azienda BioTexCom, dove più di 50 bambini, frutto di una compravendita e stipati nell’hotel Venezia di Kiev, si sono ritrovati confinati in Ucraina a causa del lockdown, senza possibilità di potersi ricongiungere ai genitori da cui sono stati commissionati.

Il video voleva essere un messaggio di rassicurazione per le famiglie in attesa di poter varcare di nuovo i confini per portare a casa i “propri” pargoli. In realtà quest’ultimo ha portato alla luce la totale violazione dei diritti dei minori, sottratti di identità e dignità.

Nelle riprese, immagini di neonati stivati in una stanza di albergo e maneggiati con i guanti come fossero merce, garantendo loro il solo disfacimento dei bisogni fisiologici primari, ma essenzialmente privati di quello di cui più necessitano, il calore materno.

Come brevemente accennato, il contatto immediato tra madre e bambino nelle prime ore di vita, infatti, è considerato essenziale perché stimola una relazione di attaccamento detto bonding neonatale ovvero il processo umano indispensabile senza il quale l’uomo non sopravvive che determina il legame profondo, naturale e imprescindibile che si instaura in questi primi attimi così sensibili.

La propaganda volta a rendere normale questa realtà deve cessare di esistere per smascherare il degrado che effettivamente si cela dietro questa sconvolgente trama da film.

Contro il mercato dell’utero in affitto esistono tecniche innovative e all’avanguardia che prendono il nome di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) le quali permettono, in maniera naturale, la possibilità di concepire un figlio tramite la fecondazione assistita.

Unica pecca: i centri che si occupano di queste pratiche sono per la maggior parte cliniche private che richiedono compensi molto impegnativi e talvolta addirittura proibitivi, senza alcuna possibilità di convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale.

Ad oggi quindi, pur essendo la pratica della surrogazione illegale e punibile in moltissimi paesi perché considerata immorale e illegittima, in quanto lucra sulla tratta commerciale dei minori, ma nonostante questo, ogni anno in Ucraina, sono centinaia i bambini messi al mondo su commissione. La più brutale delle oggettificazioni e mercificazioni, ecco su cosa si dovrebbe discutere e far rumore oggi più che mai.