Di Alberto

Una motovedetta e un aereo russi sparano colpi d’avvertimento ad un cacciatorpediniere britannico al largo delle coste della Crimea, nonostante i toni da piena Guerra Fredda la notizia è appena dello scorso 23 Giugno.

Poco prima di mezzogiorno il cacciatorpediniere “Defender” della Royal Navy sarebbe entrato in quelle che la Russia ritiene le sue acque territoriali presso Capo Fiolent, nella penisola della Crimea. Tuttavia, l’occidente considera la penisola occupata dai russi nel 2014 parte dell’Ucraina, non riconoscendo difatti l’annessione russa.

Dopo l’avvertimento di lasciare quelle acque la motovedetta della flotta del Mar Nero avrebbe sparato dei colpi di avvertimento, mentre l’aereo avrebbe sganciato delle bombe sulla rotta della nave. Nonostante la smentita del ministero della difesa britannico il fatto è stato confermato da un video rilasciato dagli stessi russi.

La presenza del cacciatorpediniere di sua Maestà in quella zona di mare è da ricondursi allo svolgimento dell’esercitazione Nato “Sea Breeze 2021”. La presenza di oltre 30 paesi e più di 5,000 uomini nei pressi dei propri confini ha messo in allerta i russi che definiscono tale esercitazione, programmata per durare fino al 10 luglio, a carattere palesemente anti-russo.

Anche la nostra marina ha subito gli avvertimenti russi, quando la fregata “Virginio Fasan” è entrata nel Mar Nero per prendere parte alla già nominata esercitazione. Il ministero della difesa russo ha affermato che monitorerà da vicino le manovre della nave, in quanto progettata per la lotta sottomarina.

Erano anni che non si arrivava a questo tipo di tensioni diretta fra Nato e Russia, in una zona di mare che sembra essere sempre più al centro degli equilibri geopolitici.