Bergamo, 21 aprile – “La scuola è morta, e noi ci facciamo portatori di un nuovo progetto innovativo, la socializzazione scolastica”. Torna a farsi sentire il Blocco Studentesco di Bergamo e lo fa con uno striscione apparso in mattinata fuori dall’istituto superiore Paleocapa di Bergamo.
“Tutta la struttura educativa italiana è in coma da anni – spiega il comunicato – e i disagi causati dalla pandemia gli hanno dato il colpo di grazia.
DAD? Riaprire le scuole? Tornare alla normalità?
No! La normalità è vecchia e putrescente, rifondiamo la scuola!
La scuola deve smettere di essere concepita come 4 mura all’interno delle quali lo studente si fa riempire passivamente di nozioni vuote e fini a loro stesse.
La scuola è nostra, è degli studenti, e vogliamo essere parte attiva all’interno di essa”.
“Non saremo più concepiti come numeri ma come uomini e donne, ognuno diverso da valorizzare nella sua diversità, non vogliamo essere automi, vasetti vuoti da riempire con la stessa farcitura, a prescindere dalla persona.
Vogliamo un’educazione di qualità, e la didattica a distanza non lo è, nemmeno lontanamente; quindi per prima cosa chiediamo, anzi vogliamo, che sia abolita la DAD – prosegue Loris Villa, responsabile del Blocco Studentesco di Bergamo – e che studio e lavoro siano valorizzati alla stessa maniera, sia dato lo studio agli studiosi e il lavoro ai lavoratori”.
“Continueremo a lavorare e a fare sentire la nostra voce – conclude la nota – vogliamo contagiare con il nostro entusiasmo tutte le scuole di Bergamo e faremo arrivare le nostre richieste al ministero dell’istruzione”.
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