Di Andrea

Le proteste alle quali abbiamo assistito in questi ultimi giorni hanno reso evidente ancora una volta l’assoluta incoerenza della destra istituzionale, e soprattutto ha mostrato come Lega e Fratelli d’Italia, partiti che hanno sempre invocato a grandi toni la piazza e spinto per una grande mobilitazione da parte degli italiani, si siano beatamente estromessi e girati dall’altra parte quando veramente la rabbia di tanti cittadini italiani ha cominciato a farsi sentire creando un clima di tensione più che comprensibile, rendendo palese a tutti la loro intenzione di partecipare nelle piazze solo quando in gioco ci sono voti da accaparrarsi e poltrone da occupare.

Il fatto ancora più eclatante e grave è che questi “professionisti” della politica non si sono limitati a non partecipare alle varie manifestazioni e a non dare sostegno alla sacrosanta protesta di categorie ridotte alla fame, ma hanno anche cercato di delegittimare questa rabbia, denunciando fantomatiche infiltrazioni violente e pericoli mai presenti con l’intento di colpire chi a fianco degli italiani c’era, c’è stato e ci sarà sempre. La conseguenza di queste scelte è quindi il tentativo di criminalizzare il popolo italiano sceso in piazza, mostrandosi realmente per i questurini che sono.

È chiaro ormai che la “destra” così intesa, con i vari Bagnai e Crosetto, dall’alto dei suoi stipendi da migliaia di euro e le comode poltrone, è parte integrante del sistema a cui queste piazze si oppongono, senza dimenticare che parliamo dell’area politica che ha sempre invocato il famigerato “voto utile” e che ha avuto come risultato soltanto il mantenimento dello status quo, estromettendo qualsiasi reale alternativa rivoluzionaria.

La Lega che tanto infuocava il dibattito sulla gestione della pandemia non è riuscita a fare nulla di concreto per gli italiani in difficoltà pur essendo ora al governo e la tanto sbandierata “unica opposizione” di Fratelli d’Italia non solo non si è vista in piazza ma neanche nelle aule di Palazzo Montecitorio. Entrambi hanno scagliato fango e menzogne, rivelandosi infine come i veri nemici del popolo che sono sempre stati.

Questa è la destra del denaro, liberista che si autopone alla testa del sovranismo italiano per spegnere e risucchiare ogni spinta rivoluzionaria, la destra dell’ordine ma anche della libertà, che però impedisce ai liberi cittadini di manifestare il proprio dissenso, facendoli massacrandoli a manganellate.

Tirando delle somme da queste considerazioni fa riflettere, oltre che la palese incoerenza di questi personaggi, la paura trasversale nella politica che crea una piazza realmente coesa, compatta, nazionale, senza divisioni di partito ma sotto un’unica bandiera tricolore, simbolo ora più che mai rivoluzionario.

La lotta nelle piazze, le denunce, gli arresti non sono per i pavidi e per chi non crede in nulla, è un privilegio elitario poter difendere il proprio popolo in prima linea. Chi non è disposto a rischiare fa quindi bene a non esserci.