Pordenone, 29 settembre – “Studenti in scatola: autotrasporti o pescheria?“. Questa la frase riportata dai volantini comparsi nella stazione di Pordenone firmati Blocco Studentesco, che, unitamente ad un goliardico cartonato, denunciano i grossi disagi che gli studenti della provincia stanno riscontrando con il servizio di trasporto locale, che non riesce a rispettare le vigenti normative anti-Covid.

“Nonostante il cambio di gestione e gli ingenti costi degli abbonamenti rispetto alle altre province della regione, – dichiara Giosuè Campello, responsabile del movimento, in una nota – con la ripresa della scuola dopo mesi di chiusura forzata, ATAP non si smentisce, dimostrando di non avere il minimo interesse nel risolvere problemi che si riscontrano ormai da anni”.

A nulla è valsa quest’emergenza sanitaria se non ad accentuare i problemi contro cui gli studenti pordenonesi combattono già da tempo – continua la nota – è frustrante ed inaccettabile riscontrare come ogni anno le stesse linee costringano gli studenti a ripensarsi sardine, soprattutto se pensiamo all’aumento di prezzo degli abbonamenti di fronte ad un servizio invariato o addirittura peggiorato”.

Quella per il miglioramento del trasporto pubblico nel pordenonese è una battaglia che il Blocco Studentesco porta avanti ormai da anni – conclude Campello – e anche per questo oggi vogliamo ribadire che la protesta non si fermerà di certo. Gli studenti possono essere sicuri che noi saremo sempre in prima linea per la difesa dei loro diritti”.

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