Di Eugenio
La figura di Federico II è una delle figure più affascinanti della storia medievale e non solo. Fu, inoltre, l’ultimo imperatore che cercò di unificare tutti i regni dell’Europa occidentale per costituire un impero universale.
Chiamato stupor mundi, fu tra le altre cose capace di parlare ben sei lingue come il latino, il siciliano, il tedesco, il greco, l’arabo e il francese, ed oltre ciò fu cultore di arte e cultura, difensore e portatore di ideali che ponevano i suoi precetti in pace e giustizia, vinse una crociata attraverso la diplomazia non spargendo neanche una goccia di sangue.
Ma allo stesso tempo la sua idea di impero universale fu osteggiata dal papato che lo additò come anticristo.
Nipote di Federico Barbarossa, da cui prese il nome, al compimento della sua maggiore età, venne incoronato a Palermo Re di Sicilia il 18 maggio 1198. Dotò il regno di Sicilia di un assetto amministrativo moderno, annoverò la città di Licata tra le 42 città demaniali della Sicilia, fatto importante perché le concesse l’appellativo di dilectissima.
Della Sicilia disse “Non invidio a Dio il paradiso perché sono ben soddisfatto di vivere in Sicilia.”
Lo stupor mundi si fece portatore di grandi innovazioni e opere culturali come l’istituzione dell’Università di Napoli che oggi prende il suo nome ed è riconosciuta come una delle numerose eccellenze Italiane.
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