Fermo, 24 febbraio – Il Blocco Studentesco intervista Lorenzo Rossi, professore e assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Grottammare, in merito alle sue recenti dichiarazioni riguardanti i Martiri delle Foibe.
“C’è ancora chi nel 2020 – inizia la nota del movimento studentesco di CasaPound – cerca giustificazioni per quanto accaduto tra il 1943 e il 1947 nelle terre d’Istria e Dalmazia. Infatti, durante il Consiglio Comunale di Grottammare del 29 gennaio scorso, alla richiesta del consigliere Lorenzo Vesperini di intitolare una via o una piazza in ricordo dei Martiri delle Foibe, l’assessore Lorenzo Rossi, nonché professore nel fermano, si è subito opposto e ha sminuito l’importanza del tema, affermando che le Foibe furono soltanto una conseguenza alla repressione subita durante il ventennio dalla popolazione slava”.
“Pertanto, questa mattina – continua la nota – ci siamo recati presso la scuola dove il prof. Rossi insegna per fargli qualche domanda in merito al suo intervento, chiedendo per quale motivo avesse negato l’intitolazione della via o della piazza ai Martiri delle Foibe”.
“Il professore, incalzato dalle domande dei ragazzi del Blocco Studentesco – spiega la nota – per sviare dalle sue responsabilità, ha condannato l’operato dei partigiani di Tito, affermando di essere favorevole a togliere l’onorificenza consegnata al maresciallo jugoslavo dalla Repubblica Italiana nel 1969″.
“Sorpresi dalle risposte piuttosto differenti dalle dichiarazioni fatte in consiglio comunale, ci domandiamo infine – conclude la nota del Blocco Studentesco – che esempio morale e culturale possa essere per gli studenti un professore che rifiuta di riconoscere la portata della tragedia italiana delle Foibe, mancando di rispetto alla memoria dei nostri connazionali vittime dell’odio titino e partigiano, salvo poi salvarsi la faccia rinnegando personaggi storici scomodi come Tito, spesso invece osannati da chi in modo fazioso nega le Foibe”.
Commenti recenti