Bolzano, 23 settembre – Questa mattina i militanti del Blocco Studentesco hanno effettuato un blitz davanti il liceo “G. Pascoli” per protestare contro l’indottrinamento politico portato avanti dalla sinistra all’interno delle scuole.
I militanti hanno srotolato uno striscione recante la scritta “Cibo spazzatura” ed hanno lasciato dei sacchi dell’immondizia recanti il logo del Centro per la Pace, per protestare contro il progetto che ha visto coinvolto lo street artist veronese Pierpaolo Spinazzé, in arte appunto “Cibo”.
“Martedì 17 settembre Cibo ha preso parte ad un progetto presso il liceo artistico “G. Pascoli” – affermano i militanti – nell’ambito del quale gli studenti hanno coperto con strudel e fette di speck quelli che secondo gli organizzatori erano “simboli di odio”, ed hanno contribuito a staccare pericolosissimi adesivi recanti la scritta “Parlateci di Bibbiano”, in riferimento a quanto emerso nell’ambito della tristemente nota inchiesta Angeli e Demoni”.
“Quello che è intollerabile – continua la nota – è che uno street artist si metta a distribuire adesivi contro un preciso movimento politico all’interno di una scuola, ma ciò che è ancora più inaccettabile è che l’intero progetto sia stato pagato dal Comune di Bolzano, quindi dai cittadini stessi. Tutto questo lo dobbiamo ancora una volta al Centro per la Pace, che altro non è se non il giocattolino della sinistra bolzanina che costa ai contribuenti oltre 100 mila euro l’anno per iniziative di puro stampo politico.”
“La scuola – concludono i militanti – non può e non deve essere il luogo nel quale la sinistra con i suoi metodi, che ricordano tristemente ciò che avveniva qualche decennio fa, indottrina politicamente ragazzi e ragazze che sono lì per studiare, costruire il proprio futuro, ma soprattutto per imparare a pensare da uomini liberi”.
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