21 settembre – «L’operazione-simpatia di Letta nei confronti dell’istruzione è stata prontamente smascherata dai dati provenienti dal Ministero dell’Istruzione: il contributo alle famiglie in difficoltà economica per l’acquisto dei libri scolastici è passato dai 103 milioni di euro dello scorso anno ai 53.560.000 di quest’anno. 50 milioni, a fronte degli 8 destinati poche settimane fa alla scuola, tolti a famiglie che hanno un reddito non superiore ai 1100 euro al mese, la maggior parte delle quali residenti nel Meridione. Un bel biglietto da visita per un governo che millanta di voler ripartire dai giovani».
Lo afferma in una nota il Blocco Studentesco, che riconosce «una continuità strategica tra il governo Letta e il governo Monti, dove ad essere penalizzate sono sempre, tanto nell’uno quanto nell’altro, le fasce più deboli della popolazione».
Critiche dal movimento giovanile di CasaPound arrivano anche al Ministro Maria Chiara Carrozza: «poche settimane fa il nuovo ministro dell’istruzione Carrozza prometteva politiche di lungo respiro per contrastare il fenomeno dell’abbandono scolastico e oggi ci troviamo con quasi 4 milioni di studenti che non possono permettersi di acquistare libri di testo, è chiaro che c’è qualcosa che non va. Sappiamo che il contributo alle famiglie è un palliativo e, come affermiamo da anni, la vera “mafia” è quella delle case editrici e la farsa delle nuove edizioni – continua la nota – ma togliere il contributo e non agire sul problema caro-libri è un atto scellerato e irresponsabile».
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