Virgili: «In ogni città azioni diverse, sotto il fulmine cerchiato».
Bologna, 7 Dicembre 2011 – Da Parma a Forlì, passando per Reggio e Bologna, il Blocco Studentesco torna a dar voce agli studenti con proposte e proteste: dal progetto ‘fratello sole’, alla questione ‘giovenizza al potere’, dalla sicurezza ai problemi dei trasporti per le scuole. «Vogliamo ancora una volta affermarci come unico movimento a fianco degli studenti – commenta Stefano Virgili, responsabile regionale del Blocco Studentesco – per dar risalto sia alle nostre idee sia per smuovere le istituzioni laddove ci sono problemi; ecco perché abbiamo deciso di fare azioni su tematiche diverse ma tutte nello stesso giorno. Forti dei buoni risultati elettorali – continua Virgili – ci sentiamo sempre più protagonisti nelle scuole, come unico movimento che fa del sindacalismo studentesco un punto di forza: nei momenti felici la gioventù di una nazione riceve gli esempi, nei momenti difficili li dà!»
Bologna: «All’Itis Belluzzi – dichiara Lorenzo Bernardini, portavoce del Blocco Studentesco Bologna – ci sono problemi alle infrastrutture, in particolare nei laboratori dove le infiltrazioni d’acqua stanno rendendo difficoltoso lo svolgersi delle lezioni: la situazione è grave. Per questo provocatoriamente abbiamo lasciato a terra dei secchi con della vernice rossa e appeso uno striscione “La prossima volta potreste asciugare sangue”.
Una frase forte, per scuotere le istitzioni affinché provvedano in maniera adeguata alla sicurezza delle nostre scuole. Non è ammissibile che in Italia ci siano ancora pericoli del genere: chiediamo al più presto che questo problema venga risolto per evitare qualsiasi disastro: un intervento immediato alla struttura e la messa in sicurezza delle nostre scuole!»
Parma: A Parma il Blocco Studentesco si è presentato con striscioni e volantinaggi ai licei Marconi e Ulivi. Gli striscioni recavano la scritta “giovinezza al potere” mentre la frase citata sui volantini era appunto “nei momenti felici la gioventù di una grande nazione prende gli esempi, nei momenti difficili li dà”. «Con questi striscioni – afferma Riccardo Rigoni, responsabile del Blocco Studentesco – vogliamo continuare a ribadire che le scuole sono dei giovani che le vivono e che oggi come non mai, con la crisi che ci attanaglia, è dai giovani che deve venire l’impegno e la risposta contro di essa. L’obiettivo che abbiamo voluto ribadire è quello di una sempre maggior partecipazione studentesca nei vari organi direttivi di scuole e organi provinciali quali la consulta degli studenti, dove il Blocco Studentesco ha eletto alle ultime elezioni 4 rappresentanti.
Nonostante le recenti polemiche in merito alla fanzine della nostra sede – conclude Rigoni – ci sentiamo sempre più in grado di rappresentare gli studenti e di essere un’alternativa efficace alle vecchie logiche politiche».
Forlì: “AVM: basta speculare sugli studenti”: questo è lo slogan citato sullo striscione che è stato appeso davanti al Liceo scientifico Fulcieri dal Blocco Studentesco Forlì nella mattinata. «Vogliamo denunciare i disagi in termini di costi e collegamenti che gli studenti forlivesi devono affrontare quotidianamente – afferma Gianluca Villani, responsabile cittadino del Blocco Studentesco –. Il nostro movimento si muove e si muoverà dentro le scuole per difendere quello che la privatizzazione del trasporto pubblico locale ci sta togliendo. Invitiamo tutti gli studenti a firmare la petizione on-line sulla nostra pagina Fabebook: aiutateci nel difendere i vostri diritti!»
Reggio Emilia: In particolare, fuori dalle scuole reggiane, dal Liceo Scientifico “Aldo Moro” al Polo Scolastico di via Makallè, sono stati appesi dei volantini recanti la scritta “GIOVINEZZA AL POTERE”: «È necessario – spiega Giorgio Eboli, responsabile reggiano del Blocco Studentesco – che la scuola appartenga sempre di più agli studenti e questo è il senso della nostra principale proposta, che prevede appunto l’aumento della rappresentanza studentesca nei Consigli d’Istituto fino a rappresentarne il 50% e l’introduzione per questa del diritto di veto e della possibilità di usufruire di una parte del bilancio dell’Istituto per organizzare progetti autonomi da inserire nel Piano di Offerta Formativa. Responsabilizzare gli studenti sin dalle scuole – conclude Eboli – è la migliore risposta a quanti vorrebbero continuare a vedere le nuove generazioni succubi e impotenti di fronte a tutto ciò che la loro gerontocratica classe politica gli impone ed è proprio verso costoro che si alza più forte il nostro grido: Giovinezza al Potere!»
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