Manichini sepolti da macerie in oltre 30 scuole di Roma per denunciare la mancanza di sicurezza degli istituti scolastici.
Roma, 21 novembre 2011 – «Manichini sepolti dai calcinacci di fronte ai cancelli di oltre 30 scuole della capitale, un’azione di forte impatto per ricordare che la nostra scuola cade a pezzi e che a scuola si arriva addirittura a morire» ad affermarlo è Daniele Castellani, responsabile e prossimo candidato del Blocco Studentesco alla presidenza della Consulta Provinciale degli Studenti di Roma. «Ad un giorno dall’anniversario della morte dello studente di Rivoli a causa del crollo del controsoffitto della propria scuola – continua Castellani – abbiamo voluto ricordare a studenti, presidi, professori e soprattutto politici che oltre i 2/3 degli istituti non sono a norma, che gli edifici sono insicuri e privi di autorizzazioni e che, invece di intervenire, si tagliano ancora i fondi per l’edilizia scolastica, in attesa probabilmente dell’ennesima tragedia annunciata».
Oltre ai manichini sepolti da calcinacci e mattoni macchiati di sangue, transennati da nastri rossi e bianchi, sono stati sparsi volantini a firma del movimento studentesco di Casapound Italia recitanti «la nostra scuola cade a pezzi!» e «cosa aspettate il prossimo morto?».
L’azione ha coinvolto importanti licei come Giulio Cesare, Virgilio, Righi, Convitto, Mamiani e Farnesina per un totale di più di 30 istituti.
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