Bolzano, giovedì 17 novembre – “Oggi elementi della sinistra bolzanina hanno monopolizzato politicamente la manifestazione studentesca per la difesa dell’autonomia scolastica” è quanto afferma in una nota Mayra Tabiadon, responsabile provinciale di Blocco Studentesco, che unitamente a centinaia di studenti raccolti dietro lo striscione “ne rossi, né neri, ma liberi pensieri”, si è staccata dalla testa del corteo fin dall’inizio, a causa delle numerose bandiere politicamente schierate a sinistra. “Con l’appoggio e la copertura di partiti e sindacati di sinistra, gli appartenenti ai movimenti politici Studenteschi, hanno dichiarato tramite web, volantini e comunicati cartacei, l’appropriazione della manifestazione a pochi giorni dall’evento”.
La militante del Blocco ribadisce che all’interscolastico del 10 novembre, tutti i rappresentanti delle scuole italiane e tedesche, si erano espressi nella volontà di creare un corteo apolitico che potesse unire ragazzi e ragazze in una protesta generazionale. “Questo purtroppo non è avvenuto!” le fa eco Luca Ferracano, rappresentante d’Istituto delle scuole ITC e membro della consulta provinciale degli studenti, “è stata una delusione per tutti! I patti erano altri… ma come al solito c’è stato chi, all’obbiettivo della protesta, ha anteposto una propaganda politica fuori luogo con musica faziosa e slogan che poco o niente avevano a che fare con la piattaforma della manifestazione”.
Ferracano e Tabiadon non sono quindi per niente meravigliati del fatto che la maggior parte degli studenti, si siano dissociati da quelle che poi si sono scoperte le reali intenzioni degli organizzatori.
Ufficio Stampa
Blocco Studentesco Bolzano
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