L’Aquila, 30 ottobre – Sabato mattina, per le strade del capoluogo abruzzese, circa 200 studenti hanno marciato dietro lo striscione del Blocco Studentesco per ribadire il loro fermo no alla Riforma Gelmini.
“Il corteo – spiega il Blocco Studentesco L’Aquila –, svoltosi per le vie dell’ormai deserto centro storico, ha visto tanti giovani impugnare la bandiera col fulmine cerchiato per manifestare il loro dissenso contro una riforma volta a tagliare i fondi alla scuola pubblica, quando lo Stato foraggia con milioni di euro gli istituti privati”.
Il tutto si è svolto nella massima tranquillità nonostante qualcuno avesse sollevato delle perplessità su una manifestazione in cui, oltre al Blocco, erano presenti anche l’UDS e Zona Rossa. Nonostante ciò, non è mancata qualche provocazione da parte degli studenti di sinistra, immediatamente zittita dai loro stessi responsabili e dal resto dei manifestanti.
“Alcuni attivisti di sinistra – racconta Donati, responsabile del Blocco – hanno cercato di spingere alla discriminazione verso studenti di altra fede politica e di strumentalizzare la protesta, intonando cori inneggianti ai partigiani. Gli studenti hanno però rifiutato tutto ciò, sommergendo di fischi il ristretto gruppo di provocatori, al punto che i responsabili dei due movimenti di sinistra hanno chiesto scusa al Blocco Studentesco. Una decisa presa di posizione da parte degli studenti aquilani, pronti e proseguire la difesa della scuola pubblica a fianco del Blocco Studentesco”.
“Come spesso è accaduto, il Blocco studentesco ha aggregato studenti in azioni concrete di protesta, oltre i limiti delle logiche di partito, a differenza dei giovani di sinistra, in realtà fin troppo vecchi, che di fronte al declino della loro influenza, tentano la via della provocazione e della violenza. Ma – conclude Donati – noi non ci fermiamo ad ascoltarli, siamo un movimento che non può avere tali zavorre, e procederemo sulla nostra strada, senza ostacoli e senza dogmi”.
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