Perugia, 17 Ottobre – A pochi giorni dalla tentata variazione degli orari dei mezzi di trasporto pubblici per farli coincidere con l’entrata e l’uscita degli studenti dagli istituti scolastici, le polemiche non cessano, a testimonianza del disagio in cui si trovano i ragazzi semplicemente per andare a scuola. Continua quindi la protesta del Blocco Studentesco, che questa mattina era presente presso gli stand di Eurochocolate con uno striscione sul quale era scritto: “1,50 no non mi sbaglio, con il turista ma che bel guadagno”.
“Si tratta di una situazione grave – afferma il Blocco Studentesco – che spesso sfiora l’assurdo; basti pensare alla segnalazione di un genitore riguardo l’autobus della linea 110, che trasporta gli studenti dall’istituto Itc Capitini fino a Castel del Piano e che parte alle 13,50. Gli studenti che escono alle 13 sono costretti ad aspettare 50 minuti, mentre quelli che escono alle 13,50 non fanno in tempo a prendere l’autobus e devono aspettare il prossimo. A nulla sono servite le richieste di informazioni rivolte all’Apm e all’istituto, nessuno sembra potere o volere risolvere il problema e ognuno scarica la responsabilità verso l’altro. Naturalmente alla fine i ragazzi a casa ci tornano, ma sempre dopo aver aspettato un’eternità; è per questo che qualche genitore preferisce andarli direttamente a prendere con mezzi propri”.
“In questi giorni poi – prosegue il Blocco Studentesco – il rincaro del biglietto per il servizio pubblico perugino, che è divenuto uno tra i più costosi d’Italia, andrà a colpire anche tutti quei turisti che visiteranno la città per partecipare ad Eurochocolate; senza dubbio una categoria da sfruttare, che si andrà ad aggiungere a tutte le altre che la città la vivono invece tutto l’anno.
Se si vuole però che il trasporto pubblico sia davvero apprezzato e benvoluto perché considerato una valida alternativa all’auto, gli enti preposti dovranno abbandonare la strada presa, altrimenti gli utenti torneranno a preferire l’automobile, di sicuro più veloce e quasi quasi più economica”.
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