Blocco Studentesco, inaccettabile confondere aggrediti con aggressori

Roma, 22 apr. – “Non è possibile confondere gli aggrediti con gli aggressori, è un fatt
o inaccettabile”. E’ il commento di Francesco Polacchi, presidente del Blocco Studentesco, alla notizia dell’emissione dei 7 provvedimenti cautelari da parte del Tribunale di Roma, che dispongono l’obbligo di dimora per 4 esponenti del Blocco Studentesco e 3 dei collettivi universitari, in seguito ai fatti avvenuti nell’ultimo periodo negli atenei di Tor Vergata e Roma Tre. “Provvedimenti come questi, che sembrano voler dare un calcio al cerchio e uno alla botte, non fanno altro che creare confusione, alterando il reale stato delle cose”, spiega Polacchi.

“A Tor Vergata  -aggiunge Polacchi- abbiamo assistito al tentativo di aggressione da parte dei collettivi, nei confronti di ragazzi che partecipavano ad una iniziativa regolarmente autorizzata. A Roma Tre militanti del centro sociale Acrobax si sono resi protagonisti di una aggressione, armata e premeditata, contro alcuni ragazzi del Blocco Studentesco che si trovavano lì per attaccare dei manifesti, 9 dei quali hanno dovuto ricorrere alle cure ospedaliere. Ricordo che per quest’ultimo episodio esistono anche delle testimonianze dirette e un’ordine del giorno approvato dal Comune di Roma in cui si esprime solidarietà al Blocco Studentesco”.

“Il quadro – conclude  Polacchi- è abbastanza chiaro: da una parte c’è una sinistra antagonista che chiede l’esclusione del Blocco Studentesco dalle competizioni elettorali, l’annullamento di manifestazioni autorizzate e democratiche, e che punta all’eliminazione dell’avversario attraverso aggressioni violente. Dall’altra c’è il Blocco Studentesco, che vuole portare avanti le proprie idee, che partecipa al confronto, anche elettorale, rifiutando la logica dell’odio politico. Per questo rinnoviamo ancora una volta l’appello a scendere in piazza tutti insieme il 7 maggio con il Blocco Studentesco”.


Scontri Università: Iannone (Cpi), avremo giustizia solo quando qualcuno di noi sarà assassinato
”Non risse, ma aggressioni premeditate contro il Blocco Studentesco”

Roma, 22 aprile – ‘’A Tor Vergata, così come a Roma Tre, non c’è stata nessuna rissa. In entrambi i casi i ragazzi del Blocco studentesco sono stati provocati e aggrediti a freddo e non hanno potuto fare altro che difendersi. Per questo non possiamo accettare in nessun modo la ricostruzione che la procura ha fatto di quegli eventi, disponendo l’attuazione di 4 provvedimenti cautelari nei confronti di altrettanti esponenti di CasaPound oltre che di 3 esponenti dei centri sociali’’.
Lo afferma il presidente di CasaPound Italia Gianluca Iannone.

‘’Si tratta di una ricostruzione – spiega Iannone – che finisce con l’accreditare un’ipotesi che non corrisponde assolutamente a verità, e cioè che a Roma sia in corso una lotta tra opposte fazioni. Una guerra tra bande che vede contrapposti il Blocco studentesco e la sinistra antagonista. Non è vero. A Roma, come nel resto d’Italia, peraltro, è invece in corso una campagna premeditata di aggressioni nei confronti del Blocco studentesco e di CasaPound Italia: un piano preordinato per tentare di sottrarci ogni agibilità politica. Ed è in questa logica che vanno letti anche gli ‘scontri’ all’università’’.

‘’A Roma Tre dieci ragazzi che stavano facendo affissione sono stati aggrediti da oltre 100 esponenti dei centri sociali armati di catene, mazze, caschi, bastoni, martelli. Cento persone organizzate in maniera militare che, incuranti della differenza di numero, hanno agito per fare male, tanto da mirare direttamente alla testa dei loro antagonisti, come dimostrano le ferite riportate dai militanti del Blocco, e come hanno dichiarato i testimoni ascoltati anche dagli investigatori. Evidentemente avremo giustizia e saremo riconosciuti effettivamente innocenti solo nel momento in cui qualcuno di noi sarà assassinato.”